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Napoli, parla Koulibaly: “Sarri? Quando arrivò chiesi di essere ceduto”. E quel retroscena su De Laurentiis…

Napoli, parla Koulibaly: “Sarri? Quando arrivò chiesi di essere ceduto”. E quel retroscena su De Laurentiis…

Le dichiarazioni rilasciate dal difensore del Napoli: "Futuro? Ho tre anni di contratto ancora, vedremo..."

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"Abbiamo perso lo scudetto contro squadre che avremmo dovuto battere come Sassuolo, Milan o Chievo. Giocare sempre dopo la Juve non è facile, influisce la pressione. Per noi è stato difficile assistere alla sconfitta dell’Inter con la Juventus".

Parola di Kalidou Koulibaly. Il difensore del Napoli, che in estate potrebbe lasciare gli azzurri dopo quattro stagioni, è stato intervistato ai microfoni di 'So Foot'. Diversi sono stati i temi trattati dal classe '91, oggetto dei desideri del Chelsea di Abramovich. Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Difficile far finta di niente per quanto successo coi casi di razzismo. Un giorno un bambino della Lazio si scusò per quanto fatto dai tifosi e gli regalai la maglia. I tifosi del Napoli mi sono vicini. Futuro? Ho tre anni di contratto ancora, vedremo. Quando mi chiamò Benitez riattaccai pensando a uno scherzo - ha svelato -. De Laurentiis voleva lo sconto perché non ero alto come scritto su Internet. Con Benitez imparai molto alla prima cena con lui. Sarri? All’inizio non mi vedeva, chiesi di essere ceduto. Il Napoli si oppose e poi giocai, Sarri mi ha trasmesso un’altra visione del calcio. Certi allenamenti senza opposizione sono da pazzi".

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