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Napoli-Lecce, Gattuso scopre le carte: “Gara trappola, Koulibaly titolare. Champions League, De Laurentiis e il contratto…”

Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Napoli alla vigilia della sfida in programma domenica al "San Paolo"

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"Domani è una partita trappola".

Lo ha detto Gennaro Gattuso. Diversi sono stati i temi trattati dal tecnico del Napoli, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Lecce, in programma domenica pomeriggio allo Stadio "San Paolo" (fischio d'inizio alle ore 15): dalle prestazioni offerte fin qui da Lorenzo Insigne e compagni, reduci dalla vittoria conquistata in trasferta contro la Sampdoria, alla possibilità che la compagine azzurra possa arrivare in zona Champions League.

"Se domani non giochiamo come fatto con Lazio e Juventus è dura. Se il Lecce ci comincia a palleggiare in faccia sarà una gara molto difficile. Loro giocano a viso aperto, fanno male e lo hanno dimostrato. Dobbiamo preparare bene la partita mentalmente. Voglio vedere la stessa cattiveria delle ultime partite. Faccio i complimenti a Liverani, ha fatto già un miracolo con la Ternana: è giovane e preparato, molto furbo, in ogni stadio provano a giocare. Da anni sta facendo un gran lavoro. Sa di calcio e tanto, fa giocare bene le sue squadre. Per questo domani non dobbiamo perdere la testa. Dobbiamo essere bravi a tenere botta. Ai ragazzi non devo trasferire nulla, il fatto che non possiamo sottovalutare questo avversario è oggettivo. Non dobbiamo innervosirci, dobbiamo rispettarli. Non hanno grandi nomi ma vanno affrontati come se fossero una grande squadra. Se con De Laurentiis ho parlato di futuro? Oggi non ha importanza. Non mi sembra nemmeno il caso di parlare del mio contratto, che è di un anno e mezzo con opzioni. Devo solo pensare a far crescere questo gruppo e garantire risultati", sono state le sue parole.

BILANCIO -"Io sono contento di quello che si fa durante la settimana, per l'impegno che ci mettono, per la quotidianità. Questa è una squadra che recepisce ogni stimolo, ha voglia di stare in campo. Il più grande lavoro fatto sin qui è stato quello di non perdere giocatori per infortunio, visto che abbiamo fatto tanto lavoro dal punto di vista fisico. Ogni giorno mi assicurano grande disponibilità e sono felice di questo. I complimenti vanno fatti a questi ragazzi qui. Ora dobbiamo muoverci, creare linee di passaggio. E non dobbiamo impaurirci. Questa squadra si conosce bene da tanti anni ma da tempo dà la sensazione di poter pagare un episodio. Dobbiamo migliorare su questo aspetto. Le decisioni si prendono da squadra. Contro la Fiorentina abbiamo toccato il fondo, è stata una prestazione imbarazzante a livello di voglia, non tecnico. Abbiamo la consapevolezza di essere una squadra forte, ma dobbiamo preparare ogni partita con la massima importanza. Oggi valiamo 30 punti, tutti. Insigne ha detto che abbiamo fatto i danni, ma i danni li abbiamo fatti tutti. Per questo oggi non possiamo permetterci di guardare alle prossime 7-8 partite. La cosa più bella è aver riacceso l'entusiasmo in città. Ora il ferro è caldo e dobbiamo batterlo, pensando partita dopo partita ma consapevoli del fatto che se lavoriamo da squadra siamo forti e possiamo fare molto di più di quanto fatto sin qui".

FORMAZIONE - "Noi abbiamo quattro difensori centrali e se stanno bene Di Lorenzo torna al suo posto. Poi abbiamo tre terzini e anche loro si giocano due maglie alla pari dei centrali. Il discorso vale per tutte le posizioni. Sicuramente Koulibaly domani giocherà dal primo minuto. Il centrocampo il punto di forza? Sono giocatori funzionali, come piacciono a me. Sono contento dei giocatori, non solo del centrocampo. Qualcuno sta avendo meno spazio ma sono contento di avere difficoltà nello scegliere chi far giocare dal primo minuto. Ogni componente della rosa deve dare tutto, sempre. Politano? Può essere un'opzione importante. Si tratta di un giocatore forte, che ha piede, tecnica e velocità. Può darci una grandissima mano. Ha qualità differenti da Callejon, ma sono due grossi giocatori. Abbiamo tante alternative in tutti i ruoli, non solo sul binario di destra in attacco. Lozano? Sta lavorando e devo dargli una possibilità. Si tratta di un patrimonio della società. Bisogna provarlo anche a sinistra, sta facendo vedere qualcosa di diverso negli allenamenti. Da esterno a piede invertito mi sta dando grandi soddisfazioni. Dobbiamo farlo migliorare, spero arrivi la sua chance. Il dualismo Meret-Ospina? Da quando sono arrivato sembra, ascoltandovi, che io ce l'abbia con Meret. In passato Meret aveva giocato il 60% delle partite e Ospina il 40%. L'unico problema è che Giuntoli e il presidente hanno comprato tre portieri forti, perché anche Karnezis lo è. Chi vedo meglio, gioca. Meret è importante ma io non faccio scelte per antipatia o simpatia: le faccio per il bene della squadra".

OBIETTIVI -"Se il Napoli può arrivare in Champions League? So che è difficile ma voglio vedere questa consapevolezza nella squadra. Questa squadra ha sofferto negli ultimi mesi e ha avuto voglia di superare il momento negativo. Abbiamo ancora grandi margini di miglioramento e per questo bisogna pedalare, venire qui e stare sul campo 5-6 ore al giorno con grande entusiasmo. Quando stai bene in un ambiente non ti pesa. Il salto l'abbiamo fatto su questo aspetto qui. Come ho fatto rinascere la squadra? Sono arrivato e ho iniziato a lavorare, trovando grande disponibilità nei giocatori. Non è stato immediato perché non è facile. Il mio errore quando sono arrivato è stato andare alla ricerca di quello che volevo. Se cominci a chiedere una cosa e fai un passo indietro dai un segnale sbagliato alla squadra. Ho preferito prendere qualche legnata prima, mettendo la squadra nelle condizioni di sbagliare. La colpa è stata di iniziare subito con una mia idea. I meriti della ripartenza ora sono i loro, il lavoro più difficile è far rispettare le regole. Al resto ci arrivi", ha concluso Gattuso.

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