Il Napoli si prepara al big match contro la Juventus, valido per la settima giornata del campionato di Serie A.
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Juventus-Napoli, Ancelotti: “Fiduciosi e motivati, mai firmato per un pareggio”. E su Ronaldo…
Le parole del tecnico del Napoli Carlo Ancelotti alla vigilia del big match contro la Juventus
Il tecnico degli azzurri Carlo Ancelotti, intervenuto in conferenza stampa pochi istanti fa, ha detto la sua riguardo alla gara in programma domani pomeriggio allo Stadium:
"Ci siamo allenati, stiamo tutti bene. L'unico problema per questa partita sarà scegliere. La squadra sta bene ed è motivata. Più di 11 meriterebbero di giocare contro la Juve per quello che hanno dimostrato nelle ultime partite, è un problema mio. Questo è un test importante per valutare il nostro attuale momento, che credo sia buono. Con la Juve avremo un'ulteriore conferma oppure faremo un passo indietro. Sono fiducioso, arriviamo alla partita nelle condizioni ottimali. Se avessi dovuto sperare in una condizione della squadra avrei pensato a come siamo oggi. Abbiamo fatto bene nelle ultime gare, ora vogliamo ripetere quanto fatto finora. Non ci sono scontri individuali. Sarà Juve-Napoli, alla fine vincerà chi gioca meglio, con Ronaldo o con Insigne. La partita perfetta è quella in cui si tiene tanto il possesso della palla, magari il 95% (ride). Bisognerebbe segnare a ogni tentativo. Avvicinarsi alla perfezione vuol dire esprimere sul campo ciò che si è preparato".
Gli azzurri, nella scorsa stagione, hanno tentato fino all'ultimo di tendere delle insidie ai bianconeri nella conquista dello scudetto, così come cercheranno di fare in quest'annata:
"Oggi alleno una squadra che in questo match non è la favorita, è una visione diversa che però non cambia il lavoro da fare con la squadra. Siamo tutti molto motivati, serve prestare attenzione al fatto che non ci sia eccesso di preoccupazione. Questa partita vale tre punti, non di più. Arriva in un periodo abbastanza fresco del campionato. Sicuramente una vittoria ci darebbe molto entusiasmo. A Torino il Napoli metterà in campo le sue qualità, chi farà meglio vincerà. Non ho mai firmato per un pareggio in vita mia. Vado avanti sulla mia linea: non dobbiamo pensare al risultato. Pensiamo a giocare bene, ripetendo quanto fatto nelle ultime. Aumenta la difficoltà, è inevitabile, avremo più pressione ma non dobbiamo cambiare. Dobbiamo tenere in considerazione quello che abbiamo fatto, siamo passati attraverso a difficoltà superate grazie soprattutto all'intelligenza della squadra. Senza autocritica è difficile migliorarsi. Qui c'è stata e siamo migliorati molto in fretta".
L'allenatore partenopeo, inoltre, ha parlato delle condizioni dei singoli a sua disposizione in vista della sfida di domani:
"Alcuni di quelli che hanno giocato mercoledì giocheranno. Ruiz e Malcuit sono due dei tanti, le buone prestazioni mi mettono soltanto più dubbi. Malcuit è arrivato da poco e mi ha sorpreso, mettendomi in difficoltà. Koulibaly è sicuramente un grande giocatore, ha molta esperienza ed è uno dei migliori centrali al mondo. Insigne sta giocando in una posizione diversa, ci sta dando dei vantaggi. Credo sia contento di giocare lì e continueremo a farlo. Il lavoro difensivo degli attaccanti mi sta soddisfacendo molto. Callejon ha grande esperienza, è importante. Sa sempre bene quello che deve fare nelle due fasi. Considerando che è una squadra giovane, il fatto di avere giocatori più esperti è di aiuto. Ospina e Karnezis sono migliorati molto in questo periodo, mi danno le stesse garanzie e la stessa fiducia, per questo li ho alternati. E aspettiamo con pazienza il ritorno di Meret. Ghoulam? Bisogna procedere con cautela, è già andato sul campo e sta lavorando individualmente. Sta lavorando per recuperare forma e tono muscolare".
Infine, il tecnico è tornato a parlare del suo passato, sulla panchina della Juventus nelle stagioni dal 1999 al 2001 e su quella del Real Madrid dal 2013 al 2015, dove ha allenato anche Cristiano Ronaldo, che ritroverà da avversario:
"A Torino ci sono tornato una settimana fa. La Juve fa parte del passato, ma non lo considero un neo nella mia carriera. È stata un'esperienza negativa per risultati, ma mi ha aiutato a crescere. Adesso sono qui, non a pettinare le bambole, ma vorrei portare a casa qualcosa in questa stagione. Lavoriamo per questo, ci sono le condizioni per farlo. Qui c'è tutto: società organizzata, rosa di qualità ed entusiasmo di una città intera. Allegri? È un grande allenatore, con tanta esperienza e tanta praticità. Riesce a tirare fuori il meglio dai giocatori che ha a disposizione. Punti in comune? Non lo so, di certo credo che ci sia la praticità e la conoscenza di un calcio legato alle caratteristiche dei giocatori. Per Ronaldo nutro infinita riconoscenza. Al di là dei gol che ha fatto quando ero a Madrid, mi ha colpito per le sue qualità umane e professionali. Sono felice che sia in Italia, credo che sia un valore aggiunto per il calcio italiano. Pallone d'Oro? Per me dovrebbe sempre vincerlo lui, ma va bene che sia andato a Modric, giocatore a cui sono molto affezionato".
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