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Monza, le verità di Boateng: “Ecco come mi ha corteggiato Galliani, tutto su Brocchi e Nesta. Barcellona ed il futuro…”

Il "Prince" si racconta sugli account social della Lega B

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Una chiacchierata semplice con Kevin Prince Boateng  .

Il centrocampista offensivo ex Barcellona e Fiorentina nel corso di un'intervista pubblicata sui canali social della Lega B, ha parlato della sua nuova avventura con la maglia del Monza, dello storico binomio cha ha fatto la storia del Milan,  Silvio Berlusconi- Adriano Galliani, analizzando contestualmente l'attuale campionato cadetto e soffermandosi sul suo futuro

Il numero 7 del Monza, ieri impegnato nel match casalingo con il L.R. Vicenza, ha subito fatto capire di che pasta è fatto, mostrando il suo spirito da vincente.  Quella fra l'ex jolly offensivo del Milan ed il Monza è una storia d'amore calcistica nata quest'estate,  con Kevin Prince che ha accettato la sfida, deciso a vuole lasciare un segno importante ed indelebile  in un campionato ricco ed imprevedibile come la Serie BKT. Dopo circa un quarto di torneo cadetto disputato, il ghanese ha già le idee chiare: “Non sono contento perché ieri non abbiamo vinto. Noi vogliamo sempre fare bene e giochiamo sempre per vincere. La Serie B non è facile per nessuno. Non ci sono partite facili e non ci sono risultati scontati. Poi contro il Monza tutti fanno la partita della vita, sanno che abbiamo qualità e ci vogliono rendere difficile la vita". 

BROCCHI E NESTA DESTINI CHE SI INCROCIANO -  “Non è una cosa insolita. Con Brocchi ci siamo affrontati ma per me è il mister e così lo chiamo. Il rispetto viene prima di tutto. Però comunque emozionante. Anche ritrovare Alessandro Nesta, seppur in una panchina avversaria, è stato speciale. Per me è un allenatore troppo figo, è stato emozionante ritrovarlo”.

UN SALTO NEL PASSATO: MILAN E QUEL GOL AL BARCELLONA- "lo ricordavano bene anche li, quando sono andato in Catalogna infatti nel video della mia presentazione lo hanno messo, con la speranza di farli gioire più di quanto li avessi fatti piangere... Al Las Palmas - seconda divisione spagnola - sono stato in un momento in cui mi serviva una pausa per ricaricare le pile”.

IL RITORNO IN ITALIA -  “In Italia si sta bene, non solo per il cibo. Monza è una delle città più affascinanti d'Italia, ma ho un cruccio. Non averla vista con la gente in giro, non aver visto i tanti tifosi allo stadio. Purtroppo questa situazione ci ha fatto perdere il rapporto con la quotidianità ma speriamo possa passare presto”. E sulla squadra ed  i talenti del club brianzolo, uno in particolare  ha colpito Prince: Colpani ha tanta qualità, ma deve crescere in fretta visto che nel calcio di oggi si tende a non aspettare troppo i giovani. Ma le capacità le ha tutte, ma in generale tutti i miei compagni sono fortissimi”.

IL FIGLIO MADDOX, UN TALENTO CHE SI TRAMANDA - "Per l’età che ha è più forte di me. Io all’età sua non calciavo così bene. Per me può scegliere la vita che vuole, può fare quello che vuole ma si sveglia già con la palla e ha sempre quello in testa”.

SOGNI ED ASPIRAZIONI CON UNO SGUARDO AL FUTURO - "La  passione per la musica, è una passione, una cosa che volevo provare, ma non diventerà un lavoro. Sono poco paziente. Ecco quello è un mio difetto, non so aspettare, infatti non potrei fare l’allenatore per questo. Se la mia squadra andasse male nei primi 20 minuti finirei i cambi a disposizione. Quando smetterò col calcio giocato proverò ad aiutare gli altri calciatori, per evitare che commettano gli errori che ho commesso io. Non so quale possa essere il ruolo, se procuratore, agente, non lo so. So che voglio dare una mano agli altri”. La lotta al razzismo è una delle battaglie in cui Boateng è sempre stato in prima linea: “non si finisce mai, non si va mai a dormire in quella sfida perchè c’è tanto da fare per rendere questo mondo un po’ migliore”.

Schietto e sincero. Un campione fuori dagli schemi, questo è il ritratto di Kevin Prince Boateng.

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