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LE DICHIARAZIONI

Monza, Galliani rivela: “Volevo Dybala, ma ha preferito giocare le coppe”

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Le dichiarazioni rilasciate dall'amministratore delegato del Monza

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"Il grande campione a cui avevamo pensato che, come ha raccontato nei giorni scorsi il presidente, ha declinato l’offerta, è Dybala". Lo ha rivelato Adriano Galliani, intervistato ai microfoni del "Corriere della Sera". Diversi i temi trattati dall'amministratore delegato del Monza: dalla promozione in Serie A conquistata lo scorso 29 maggio 2022, al retroscena di mercato legato all'ex attaccante di Palermo e Juventus. Ma non solo...

"Avevo invitato gli agenti di Dybala a casa mia, ma il giocatore preferiva un club che disputa le coppe. In caso di vittoria del centro destra io ministro dello Sport? No, il Monza è il mio ultimo ballo. Il mercato mi diverte, ma rispetto a trent’anni fa il meccanismo di promozioni e retrocessioni fa sballare i conti. Su venti squadre, quattro vanno in Champions accedendo a una grande fetta di risorse, due in Europa League dove gli introiti sono inferiori, una in Conference, dieci si salvano e tre retrocedono. Per evitare di scivolare in B vedendo scomparire il 70% del fatturato si spende più di quello che si potrebbe. E con il fair play finanziario la forbice si allargherà ulteriormente: come sta accadendo nella società, scomparirà la classe media, esisteranno solo i ricchissimi e i poveri", le sue parole.

MONZA IN A -"Il legame con questa società ha radici lontane. Ho iniziato a seguire il Monza da bambino quando avevo 5 anni: mia mamma, Annamaria, mi ha trasmesso la passione. Era parente dell’avvocato Gaetano Ciceri, in quegli anni presidente del club. Lavorava nel suo studio e in un’epoca in cui le donne non si interessavano molto al calcio lei mi portava allo stadio. L’ho persa quando ancora non avevo compiuto 15 anni e lei nemmeno 40. È stato un dolore enorme, condurre il Monza in A è stato personalmente la chiusura di un cerchio. È l’impresa più grande che abbiamo realizzato, lo ripeto spesso al presidente. Abbiamo preso una società che cinque anni fa era in D e l’abbiamo portata in A. Il Milan, prima del nostro avvento, aveva già vinto due Coppe Campioni. Delle venti squadre di A noi siamo l’unica a parteciparvi per la prima volta".

OBIETTIVI -"La salvezza a fine anno sarebbe un obiettivo riduttivo? Ma no, le statistiche dicono che in genere retrocedono quasi 2 squadre su 3 delle neopromosse. La A è un altro sport rispetto alla B. Se appendo sempre i miei slogan motivazionali? Sì, l’ultimo è: 'Abbiamo impiegato 110 anni per andare in serie A, non possiamo impiegare 12 mesi per tornare in serie B'. Con che animo mi avvicino alle sfide con il Milan? Il cuore di certo è rimasto molto rossonero. Ma intanto prevale la gioia di condurre il Monza a San Siro quando prima i derby erano con il Seregno, la Giana, la Pro Sesto", ha concluso Galliani.

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