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Francia-Belgio, Hazard sfida i cari nemici: “Io e i miei fratelli tifavamo les Bleus…”

Francia-Belgio, Hazard sfida i cari nemici: “Io e i miei fratelli tifavamo les Bleus…”

Eden Hazard, alla viglia della semifinale del Mondiale tra Francia e Belgio, ha svelato un curioso retroscena calcistico legato alla sua infanzia...

Mediagol52

Iniziano i preparativi per la prima semifinale del Mondiale di Russia 2018.

Francia e Belgio si sfideranno martedì 10 luglio alle ore 20, per decretare chi sarà la prima finalista della competizione iridata. Una sfida molto particolare per Eden Hazard (cresciuto calcisticamente proprio nella terra natia di Charles Baudelaire), che intervistato ai microfoni di beIn Sports pochi giorni prima del match, ha svelato un curioso retroscena sulla sua infanzia, una foto che ritraeva lui e i due fratelli Thorgan e Kylian mentre indossavano la maglia dei Blues: "Con i miei fratelli, siamo sempre stati più sostenitori della Francia che del Belgio, perché siamo cresciuti con il Mondiale del 1998. All'epoca non c'era la maglia del Belgio, ecco perché indossavamo quella della Francia! Non voglio denigrare la squadra belga del tempo, c'erano giocatori molto bravi. Questa partita è un bel poster. Se la Francia è più forte del Brasile? È totalmente diverso, hanno una grande difesa, e c'è Kanté in mezzo al campo, che per me è il migliore del mondo nel suo ruolo. Se è al top della forma, hai una probabilità del 95% di vincere. Sta a noi fare tutto il necessario per impedirgli di recuperare palloni".

In seguito, ha parlato di Kylian Mbappé, al momento tra i calciatori più in forma della competizione: "L'ho sentito al telefono un paio di volte, ho molto rispetto per quello che sta facendo. Se è vero che lui guardava i video delle mie prestazioni quando era piccolo, adesso sono io che guardo i suoi! Ciò che fa è sorprendente, specialmente alla sua età. Nel calcio moderno, non l'avevamo mai visto. Il Pallone d'Oro? Certo che può vincerlo, ma deve segnare molti gol perché è ciò che è importante oggi".

Infine, un commento sull'incredibile vittoria contro il Brasile: "Dopo la partita contro il Giappone, tutti abbiamo detto che se avessimo giocato così contro il Brasile, avremmo perso. Non abbiamo avuto molto tempo per preparare la tattica, solo una sessione di 45 minuti. Ma abbiamo capito tutti in fretta. Sono rimasto sorpreso all'inizio della partita. Io e Romelu, non dovevamo difendere ma pensavo fosse rischioso. Dopo 5 minuti, ho capito la volontà dell'allenatore".