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l'intervista

Mirri: “Stadio da 50mila posti? Dipende da noi, non dal sindaco. Abbonamenti…”

Palermo Mirri
Le dichiarazioni del presidente del Palermo Dario Mirri

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Dopo soli tre anni dal fallimento, il Palermo è riuscito a scalare le categorie conquistando la promozione in Serie B. Un capolavoro targato Dario Mirri, imprenditore palermitano che ha rilevato la società ripartendo dai dilettanti, fino all'arrivo tra i professionisti. Il patron rosanero, proiettato all'imminente closing con il City Football Group, è intervenuto nel corso della puntata speciale di "La Partita sul 13", andata in onda su Trm. In particolare, Mirri si è soffermato su.

"Ricevere critiche dai tifosi mi fa male. Lo trovo profondamente ingiusto perché ho fatto tutto nel miglior modo possibile. La critica va fatta per costruire, non per distruggere. Stadio più grande? Se in ogni partita ci sono centoventimila richieste allora ci vuole uno stadio più grande. Se siamo in ordinaria amministrazione allora facciamo un'analisi più coi piedi per terra. Dipende da noi, non dal sindaco. Oggettivamente raccontare che la quinta città d'Italia fa quattromila tifosi mi mortificava mentre parlavo coi nuovi investitori. Questa politica del fare deve restare un nostro mantra. Possiamo fare uno stadio da 50mila posti ma dobbiamo riempirlo. L'idea è quella di far partire la campagna abbonamenti al buio. Magari c'è un tifoso che pensa "Se Brunori non resta io non mi abbono" . Una nuova proprietà ricca non significa vittorie assicurate. I soldi sono importanti ma non sono tutto. La squadra è stata pressoché la stessa ma con Baldini sono cambiati tutti. Marconi ha salvato un pallone sulla linea anche aiutato da Santa Rosalia. Penso al PSG che spende e spande ma non vince nulla in Europa, oppure all'Italia fuori dai mondiali contro la Macedonia. Partiremo al più presto e vorrei dare la relazione ai tifosi anche della Serie D. Quella è l'ambizione, tornare a quelli di tre anni fa degli oltre diecimila abbonati. Spero di essere smentito e che la cifra la si possa superare. Con uno sviluppo societario, penso che si possa sfruttare già da ora il fattore abbonamenti"