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Milan, Serginho ricorda la finale di Champions 2003: “L’emozione più grande. Eravamo già preparati per la vittoria”

MILAN, ITALY - OCTOBER 27:  Carlos Serginho celebrates a goal during the Italian Serie A match between Milan and Atalanta at the San Siro stadium, on October 27, 2004 in Milan, Italy. (Photo by New Press/Getty Images)

L'ex terzino del Milan Serginho racconta le emozioni durante e dopo la finale di Champions League vinta contro la Juventus nel 2003

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Si racconta Serginho.

L'ex terzino del Milan, durante una diretta Facebook insieme a Dida sui canali della compagine rossonera, ha ricordato le emozioni e i momenti più significativi della vittoria della Champions League del lontano Maggio 2003, quando proprio il team allenato ai tempi da Carlo Ancelotti uscì vincitore in finale contro la Juventus di Marcello Lippi: "È strano perché la squadra era già preparata. Noi eravamo tutto l’anno col pensiero di arrivare in finale. Noi brasiliani siamo più tranquilli, vediamo la finale come una partita di calcio. Va bene che abbiamo tante responsabilità, ma quando entri in campo è una partita normale e vince chi ha meno tensione. Maldini era molto più teso: è sempre stato un leader ma molto silenzioso. In quella settimana si vedeva che fosse molto più attento. Quando abbiamo vinto e ha alzato la coppa si vede che ha lasciato andare tutta l’emozione”.

RIGORI - "Sicuramente la tensione in finale di Champions è sempre molto grande. Durante la settimana ci allenavamo sui rigori e tra i migliori c’erano Pirlo e Kaladze. È stato un cambio un po’ curioso con Pirlo, però io ero molto sicuro e quando ho battuto il rigore non ero teso. “Io sono sempre stato rigorista. Il mio punto preferito era la parte destra del portiere perché mi sento molto più preparato e più sicuro. Per cui ho avuto la fortuna di fare il primo gol nel primo rigore, e garantisco che c’è molta tensione. Quando Dida ha parato il primo rigore mi ha dato più tranquillità prima di tirare. La nostra energia andava ai rigoristi e a Dida che doveva parare il rigore.”

ANCELOTTI - "Ancelotti aveva in mente quelle 7-8 possibilità per i rigori. Io mi ricordo che sono sempre stato il primo, però lui aveva in mente i 5 che erano in campo.”

VITTORIA E RITORNO A MILANO - "Sicuramente è stata l’emozione più grande col Milan. Prima la semifinale con l’Inter, la partita con l’Ajax e la finale con la Juve…è stato un fiume perfetto. Non puoi avere idea della tensione che abbiamo liberato dopo il rigore di Sheva. Dopo la partita siamo rimasti nello spogliatoio per più di due ore. La cosa che più mi ricordo sono stati Pirlo e Gattuso che giocavano a calcio su un campo da golf. La tensione era così grande che abbiamo passato tutta la serata senza dormire. Quando tu arrivi a Milano e vedi l’emozione dei tifosi del Milan in Piazza Duomo ti rendi conto cosa abbiamo fatto”.