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Milan-Fiorentina, Gattuso: “Daremo qualcosa di più, vi dico cosa mi preoccupa”. E su Higuain…

Milan-Fiorentina, Gattuso: “Daremo qualcosa di più, vi dico cosa mi preoccupa”. E su Higuain…

Le dichiarazioni del tecnico rossonero Rino Gattuso alla vigilia del match contro la Fiorentina

Mediagol22

Rino Gattuso presenta la sfida contro la Fiorentina, valida per la diciassettesima giornata del campionato di Serie A.

Il tecnico del Milan, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match in programma a "San Siro", è tornato a parlare degli impegni che i rossoneri hanno affrontato nelle scorse settimane:

"Il primo giorno, la società mi ha chiesto di arrivare in Champions League. Siamo quarti, ma sembra che siamo ottavi o noni. Dobbiamo darci una svegliata, io faccio il mio lavoro con serenità e grande voglia. Sono tranquillo. Uscire contro l'Olympiacos è stata una mazzata. Dobbiamo continuare a lavorare con serietà: se pensate che siamo più forti di quello che stiamo dimostrando, sono chiacchiere che non mi riguardano. All'inizio siamo partiti lenti, non abbiamo vinto partite che dovevamo vincere. Siamo stati avvantaggiati anche dai risultati delle altre rivali. Abbiamo pregi e difetti, dobbiamo riuscire a incidere e far male agli avversari. La partita di Bologna ha dimostrato che un possesso di palla sterile non porta a nulla. Mi aspettavo qualche combinazione in più a livello tecnico e di velocità. Da quando allena, Pippo è sempre pericoloso sui calci piazzati. La delusione più grande è su come potevamo sviluppare negli ultimi metri. Dobbiamo migliorare su tanti aspetti. Mi preoccupa il fatto che potevamo allungare e non l'abbiamo fatto. Dopo Atene, la partita di Bologna è stata giocata in modo scolastico, ci è mancata la stoccata. Le altre squadre, come l'Inter, a Bologna hanno giocato così, ma trovando la stoccata decisiva. Mi preoccupa la testa dei miei giocatori. E' una squadra che sta sul pezzo nonostante tutte le difficoltà. Lavora con grande serietà, i ragazzi stanno bene insieme e hanno voglia di fare qualcosa di importante. C'è rammarico, ma bisogna continuare a credere in quello che si fa. Rappresentiamo il Milan, la pressione c'è sempre e fa parte del gioco. Abbiamo sbagliato qualche approccio e qualche risultato, ma non dobbiamo abbatterci e continuare a lavorare con grande serenità".

L'allenatore dei rossoneri, inoltre, si è espresso sulla sfida di domani pomeriggio contro la squadra di Stefano Pioli:

"Sono convinto che faremo qualcosa in più rispetto alle ultime prestazioni. Quando dobbiamo dare il colpo del ko e fare il salto di qualità, falliamo. Quando arrivano le partite importanti non riusciamo a vincere. Mancano un po' di personalità ed esperienza, facciamo fatica a fare il salto di qualità. Abbiamo finito l'emergenza dei difensori, adesso c'è quella del centrocampo, ma non dobbiamo tirarci le martellate. Dobbiamo dare tutti un qualcosa in più. Affrontiamo una squadra con buoni giocatori tecnicamente. Dobbiamo essere bravi a imporre il nostro gioco e non dare campo. Loro giocano sui 60-70 metri, noi non possiamo permettercelo. Con il 4-3-3, avevamo sempre 3-4 uomini in area. Con l'attaccante esterno è più facile attaccare sul secondo palo. Con il 4-4-2, i due centrali non si buttano mai, mentre la mezzala sì. Lo sviluppo è diverso, ci abbiamo lavorato per tantissimo. Spesso è il sistema di gioco che penalizza".

A proposito dei singoli giocatori a sua disposizione:

"Non ho nessun dubbio: mi creo dubbi quando non metto in condizione una squadra di rendere come deve. Facciamo fatica a sviluppare, non lavoriamo bene con le catene. In questo momento la questione non è solo Higuain. Senza Suso facciamo fatica a sviluppare, ad esempio. Il problema non è solo Higuain, ma tutta la squadra che gioca con il freno a mano tirato. Per come lo conosco e tutto il tempo che passo con lui, è normale che a livello mentale non vivi bene il periodo senza gol. Io parlo di calcio, lui non mi ha fatto presente questa problematica a livello di contratto. Uno scambio con Morata? Non mi risulta, mi tengo stretto Higuain. Negli ultimi anni, il Chelsea non ha comprato giocatori di 30-31 anni. Higuain sta attraversando un momento non positivo, come tutta la squadra. Cutrone ha chiesto scusa alla squadra. E' giusto che qualche parola venga detta all'allenatore, io non sono permaloso o rancoroso. L'importante è non mancare di rispetto ai compagni. La sua bravura è stata chiedere scusa ai compagni appena è arrivato a Milanello. Ci può stare. Montolivo? Contro di lui non ho niente. Io faccio delle scelte, in questo momento ci sono giocatori più avanti di lui. Calhanoglu mezzala non me lo invento io, in Bundesliga l'ha sempre fatto. Se giocherà a centrocampo, lo farà da mezzala e non da vertice basso. Conti è pronto, sta aspettando che lo butti dentro io".

Infine, riguardo alle operazioni di mercato da effettuare a gennaio per migliorare la qualità della rosa:

"Secondo me avete in testa chissà quale mercato, secondo me faremo una-due operazioni. Un giocatore in avanti potrebbe essere una soluzione, ma anche un giocatore a centrocampo. A me piacciono i giocatori con qualità, che hanno veleno e voglia di correre. L'età non fa differenza, voglio gente che in campo ha voglia di imparare. Paquetà ha ventuno anni, ha grandissime qualità. Non mettetevi in testa che arrivi qui e ci faccia vincere le partite, altrimenti creiamo un altro problema. Ci vuole tempo, bisogna aspettarlo. Abbina qualità e forza fisica, ma non iniziate a massacrarlo se sbaglia una-due partite. La cosa che mi ha impressionato di più sono i suoi dati a MilanLab, è tra i primi cinque nella storia del Milan".

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