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Milan, Commisso non molla: “Club rossonero mio chiodo fisso, il mio obiettivo…”

ROME, ITALY - MAY 09: AC Milan poses during the TIM Cup Final between Juventus and AC Milan at Stadio Olimpico on May 9, 2018 in Rome, Italy.  (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

L’imprenditore italo-americano vuole il Milan e rilancia: “Voglio chiudere l’affare”

Mediagol40

RoccoCommisso, presidente della squadra di calcio dei New York Cosmos, vuole il Milan e sembra non avere alcuna intenzione di mollare la presa.

Nonostante più di una settimana ci sia stato un brusco stop alla trattativa, a causa del mancato versamento dei 32 milioni da parte di Yonghong Li e dell’ingresso di Elliott, il magnate italo-americano sembra non aver perso l’ottimismo in merito al buon esito dell’operazione: “Tutto più complicato? Probabilmente sì. Non sappiamo quale strada verrà percorsa da Mister Li con Mister Singer - ha dichiarato il patron di Mediacom Communications a ‘Gazzetta.it’ -, difficile prevedere come si concluderà questa vicenda. Fino a quando qualcuno non mi dirà qualcosa di diverso, penso che il Milan sia ancora in mano a Li. Probabilmente dovrà affidarsi a un tribunale. Ma finora il proprietario è lui. Non so se tratterò con lui. Dobbiamo prima capire chi è che tratta per lui. Non conosco Paul Singer, ma lo conoscono i miei advisor e lui sa bene chi sono. Però non faccio promesse. Mai fatta una promessa che non posso mantenere".

In attesa di possibili svolte societarie, ma con la consapevolezza di essere ancora in vantaggio sulla concorrenza, Commisso mira ad essere l’unico emigrante italiano proprietario di un club di Serie A: “Dovrò metterci tanto impegno: non mi presenterò in Italia pensando di sapere già tutto o più degli altri che sono lì da tanto tempo. Dovrò studiare - ha aggiunto l’italo -, ma sono uno che impara in fretta. Voglio che il calcio italiano abbia successo e non vedere la Nazionale fuori dalla Coppa del Mondo. Io voglio chiudere questo affare ma non ci siamo ancora. Eravamo vicinissimi a firmare un precontratto. Sono fiducioso? Non controllo il risultato".

“Posso solo dire che fra tutte le parti che sono state menzionate, sono l’unico italiano, l’unico emigrante, ho i soldi, ho giocato a calcio, conosco bene lo sport, sono stato uno juventino, ma la Juve va molto bene e non ha certo bisogno di me. Sarebbe bello - ha continuato l’Italo americano -, come ho fatto qui alla Columbia University, poter dare un bel contributo al movimento: portare la mia esperienza da businessman americano. Come tutti ormai sanno, ho iniziato dal nulla, ho studiato con profitto e ho creato una grossa azienda".

Infine, parole al miele per Rino Gattuso: “Mi piace molto. Quando giocavo su questo stesso prato per la Columbia ero come lui. Beh, sicuramente non così bravo, ma ero molto fisico e poi siamo entrambi calabresi”, ha concluso.