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Berti-Mediagol: “Juventus, Inter e Lazio: una Serie A spettacolare. Iachini? Nessuno meglio di lui per la Fiorentina. Corini…”

Le dichiarazioni rilasciate dall'ex portiere rosanero Gianluca Berti in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it nel corso del format condotto da Leandro Ficarra e Noemi Cusano

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Una lotta all'ultimo sangue.

La Serie A 2019/2020 si sta dimostrando uno dei campionati più avvincenti degli ultimi anni: se la fine del precedente decennio era stato dominato dall'egemonia della Juventus, nel corso di questa stagione l'Inter di Antonio Conte e la Lazio di Simone Inzaghi stanno dando il massimo per provare a strappare il titolo ai bianconeri, dando vita ad una lotta scudetto che promette di regalare spettacolo fino all'ultima giornata. Per tale motivo c'è già grandissima attesa per la sfida tra i nerazzurri e i biancocelesti di domenica sera: Romelu Lukaku e i suoi compagni di squadra vorranno infatti mantenere il primo posto al pari dei campioni d'Italia in carica, ma dovranno fronteggiare un Ciro Immobile che attualmente sembra essere inarrestabile.

A commentare lo spettacolare campionato in corso è intervenuto anche Gianluca Berti, ex portiere del Palermo, che nel corso di un'intervista esclusiva ai microfoni di Mediagol.it ha parlato anche della sua amatissima Fiorentina, rinata sotto la saggia guida di Beppe Iachini. Queste le sue dichiarazioni: "Mi auguro che il campionato di Serie A sia così entusiasmante fino alla fine, finora è stato spettacolare. Negli ultimi anni la Juventus ha sempre dominato in lungo e largo. Se quest'anno ci sono margini di inserimento anche per altre squadre, è più bello per tutti. E' senza dubbio più avvincente. Iachini, nuovo tecnico viola? Beppe è stato un giocatore di grande cuore, non era un fuoriclasse ma giocava con tanta grinta e passione. I tifosi della Fiorentina vogliono questo e chi meglio di Beppe a Firenze? I tifosi cantano i cori per lui e questo vuol dire che è amato dalla piazza. La Fiorentina è la mia squadra del cuore e le auguro il meglio. Corini? Non mi aspettavo il doppio esonero. Quando è tornato a Brescia c'è stato un risveglio della squadra lombarda, sicuramente per una neopromossa è normale soffrire. Con Cellino presidente direi che c'era da aspettarselo.