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Giacomazzi: “Io, Corini-Cavani e il Palermo. Eugenio un grande leader, il suo Lecce come il Benevento”

Le dichiarazioni rilasciate dall'ex centrocampista di Lecce e Palermo

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"Guidolin era un maestro perfetto in panchina. Ma nella gestione del gruppo aveva un supporto fondamentale in Corini, capace di comunicare con tutti noi da vero allenatore sul campo e negli spogliatoi".

Parola di Guillermo Giacomazzi. L'ex centrocampista del Lecce, che ha vestito anche la maglia del Palermo per un breve periodo nel 2007, è stato intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport': oggetto di discussione, le prestazioni offerte fin qui dalla compagine pugliese, reduce dalla vittoria per 7-1 conquistata sabato ai danni della Reggiana. Ma non solo; l'attuale collaboratore tecnico di Devis Mangia - commissario tecnico della nazionale di Malta - ha speso parole al miele nei confronti di Eugenio Corini, con il quale ha giocato proprio nel capoluogo siciliano.

"Corini è un grande leader, trasmetteva la sua carica e il suo carisma, senza avere bisogno di gridare, piuttosto si faceva sentire con gli atteggiamenti. Eugenio aveva quasi 37 anni, si fermò per un infortunio e io disputai pochi spezzoni di gara: il Lecce mi diede in prestito, dopo un periodo difficile per me. Corini mi chiese subito di aiutare a inserire il giovane Cavani, taciturno, introverso: Giaco, ma Edi che tipo è?, mi domandava Eugenio. Il Lecce rispecchia il suo calcio? Sì, rivedo l’idea-base di Corini. Non era un play di straordinaria qualità, però era molto intelligente e funzionale: dotato nel lancio lungo, puntava subito a verticalizzare, proprio come fa la sua squadra. Cerca immediatamente Mancosu, Coda e Stepinski per esaltare le doti in chiave offensiva", ha spiegato.

"Eugenio si sarà rivisto nel compito di Tachtsidis, rispetto a lui più fisico e potente ma come lui bisognoso di protezione da parte dei centrocampisti, ora Paganini ed Henderson, poi magari altri compagni. Corini brillava, perché Guana e Simplicio sapevano tutelarlo. Quel Palermo aveva altri protagonisti eccezionali: Barzagli, Zaccardo, Diana, Amauri, Cavani, Caracciolo, Di Michele, Bresciano e Brienza. Questo Lecce mi piace e ammiro sempre più Mancosu. Per me il Lecce può essere il Benevento di questo campionato e dominare a lungo. Il Monza? È attrezzato, competitivo, potente come club, però mica vanno in campo Berlusconi e Galliani. Mi piace l’Empoli. Ma questo Lecce ha una mentalità straordinaria, contro la Reggiana attaccava anche sul 7-1. Complimenti a Eugenio e alla società", ha concluso Giacomazzi.

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