Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

serie a

Sassuolo-Lazio, De Zerbi: “Avversari più forti, ma possiamo fare risultato. Ferrari out”

Le dichiarazioni del tecnico neroverde Roberto De Zerbi alla vigilia di Sassuolo-Lazio

Mediagol22

Domani alle 15.00 si giocherà Sassuolo-Lazio.

Il tecnico neroverde Roberto De Zerbi, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della tredicesima giornata del campionato di Serie A, ha presentato la sfida: "Una gara difficile perché la Lazio è forte da anni, sa difendere e ripartire, ha organizzazione. E' una delle squadre che per mezzi e potenziale è tra le più forti e questo fa capire il tipo di difficoltà della gara, noi cerchiamo di portare la nostra qualità in campo, provando a ricominciare come abbiamo finito con il Bologna. Immobile, Correa, Milinkovic, Luis Alberto, Lazzari, Lulic sono calciatori di qualità altissima e hanno qualità anche dietro. Diamo attenzione alla loro qualità ma anche alla nostra. Dobbiamo limitare le loro armi ma le nostre diventano pericolose e dobbiamo esaltarle. Noi abbiamo tanti indisponibili, ma siamo ancora competitivi, non voglio parlare degli assenti. Andiamo con quelli che ci sono, ho visto la squadra concentrata, toccata dalla notizia di ieri, giustamente perché è stata un'altra botta. Vogliamo giocare con le nostre qualità sapendo che la Lazio è più forte, la rispettiamo ma entriamo in campo per fare risultato. Io sono abituato a pensare partita dopo partita. Se la squadra sta bene, come è stato con il Bologna, possiamo far male. Penso più a quello che possiamo fare noi, decidiamo noi chi essere, come farlo. E' vero che ci sono Lazio, Juve, Cagliari, Milan, Brescia e Napoli ma anche le altre hanno perso punti con squadre del livello del Sassuolo, ad esempio la Lazio ha perso punti con Bologna e SPAL, dobbiamo pensare a noi con il massimo rispetto per le altre".

A proposito, invece, dei giocatori a sua disposizione: "E' rientrato Mazzitelli a pieno regime. Ferrari si è rifermato l'altro ieri, Rogerio non è ancora pronto. Magnanelli è sempre determinante. A lui voglio che si aggiungano altri e non dipende dall'età o dagli anni di militanza perché Romagna è un '97, è l'ultimo arrivato e in questo non è secondo a nessuno e così voglio che faccia Locatelli perché ha la personalità per poterlo fare, Duncan deve fare di più, Caputo è importante così come Marlon e Consigli".

Infine, sui cambiamenti tattici: "Manca un esterno mancino che possa partire da destra e qualcosa si deve modificare. Non voglio modificare granché perché qualcosina abbiamo fatto in queste ultime prestazioni, cercando di portare i giocatori per potersi esprimersi nelle loro posizioni migliori. Noi cerchiamo di non prenderli i gol, li prendono un po' tutti. La nostra matrice è cercare di farla e non subirla la partita, il che non vuol dire un alibi quando si subisce troppo, vuol dire che manca il dettaglio, in prevenzione, e noi non vogliamo mancare in niente, poi ci sono anche gli avversari e la mia indole offensiva che non è solo mia. Il dottor Squinzi mi ha fatto capire che a lui piaceva fare la partita, essere coraggiosi e ci siamo trovati, è per questo che ci siamo messi insieme, ci siamo trovati sulla visione. Noi cerchiamo di fare le due fasi. Sicuramente abbiamo sbagliato, possiamo migliorare ma non trascuriamo nulla. Magari la facciamo non benissimo. Non mi piace vincere 4-3, certo preferisco vincere 4-3 che perdere e pareggiare. Poi a posteriori è facile parlare, le critiche è giusto accettarle se vuole fare il mio mestiere".