Giorni caldi di querelle per il calcio italiano.
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Torino, la replica di Cairo ad Agnelli: “SuperChampions? Lo sport è una competizione per tutti. Niente emozioni senza l’Atalanta”
Il patron del club granata non è d'accordo con la possibilità futura di una Champions League solo per pochi club e risponde alle dichiarazioni di Agnelli
Match rinviati, consigli straordinari di Lega Calcio e gestione logistica al di fuori di ogni ordinamento hanno caratterizzato le ultime due settimane dei dirigenti societari di Serie A.
Dopo la decisione di destinare quasi tre tonnellate di cibo preparate in occasione della semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Milan all'Allianz Stadium - poi rinviata in last minute -, a destare non poche polemiche sono state le ultime dichiarazioni di Andrea Agnelli. Durante il "Business of football summit" organizzato dal Financial Times a Londra, il presidente bianconero si è infatti espresso in merito al futuro della massima competizione europea, la Champions League, e sulla possibilità, non ancora del tutto remota, di una SuperChampions: "Si può discutere sul fatto che solo perché sei in un grande Paese devi avere accesso automatico alle competizioni — argomenta —. Ho grande rispetto per quello che sta facendo l’Atalanta, ma senza storia internazionale e con una grande prestazione sportiva ha avuto accesso diretto alla massima competizione europea per club. È giusto o no?». E ancora: «Poi penso alla Roma, che ha contribuito negli ultimi anni a mantenere il ranking dell’Italia, ha avuto una brutta stagione ed è fuori, con quello che ne consegue a livello economico. Bisogna anche proteggere gli investimenti e i costi".
Frasi non di certo passate inosservate e che hanno scatenato la reazione di moltissimi appassionati e addetti ai lavori, oltre agli atalantini, i destinatari più interessati. Già nella giornata di ieri, Agnelli e Antonio Percassi, patron della Dea, si sono intrattenuti in una telefonata chiarificatrice. Ma non finisce qui. Oggi, nel corso di un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Urbano Cairo, presidente del Torino, ha voluto replicare alla prospettiva di una Champions a cui potrebbero avere accesso solamente i club con maggiore storia e blasone.
SUPERCHAMPIONS: "Trovo abbastanza assurdo, in questo momento, che si torni sull’argomento. Una competizione di pochi eletti renderebbe i club ricchi ancora più ricchi, e aumenterebbe il gap con tutti gli altri con un grave danno per la competitività e lo spettacolo nei campionati nazionali".
LE IMPRESE: "Quegli esempi emozionanti e virtuosi rappresentati nelle varie leghe europee da squadre come il Leicester, l’Atalanta e il Getafe rischierebbero di non vedersi più, perché la differenza enorme tra fatturati impedirebbe gli investimenti necessari per essere competitivi".
L'ESSENZA DELLO SPORT: "Lo sport è competizione e deve esserci spazio per tutti. Se un grande club ha investito tanto ma non riesce a ottenere i risultati sperati, vuol dire che ha sbagliato qualcosa. Capita, ma non deve essere penalizzato chi invece ha fatto meglio. Se lasciamo le competizioni solo per alcuni club, eliminiamo l’essenza dello sport".
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