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Roma-Juventus, Boniek: “I giallorossi sono difficili da frenare. Stella allo Stadium? Chiedete ad Agnelli”

WARSAW, POLAND - JUNE 28:  Former Polish playe Zbigniew Boniek looks on during the UEFA EURO 2012 semi final match between Germany and Italy at National Stadium on June 28, 2012 in Warsaw, Poland.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Zbigniew Boniek, ex giocatore di Juventus e Roma, ha parlato della prossima sfida tra i due club, fondamentale per le sorti dello scudetto

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Il commento di Zbigniew Boniek.

Nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni di TMW Radio, l'ex giocatore di JuventusRoma ha parlato della sfida tra i due club di domenica sera, fondamentale per le sorti dello scudetto: "Tutti possono vincere con tutti, la Juve è una squadra forte, quadrata, viene a Roma per vincere la partita. Ma la Roma, e lo ha dimostrato anche contro la Fiorentina, quando gioca bene è molto difficile da frenare. In Italia tutti criticano gli allenatori, di Sarri posso dire poco perché sto molto in Polonia e sono più vicino alla realtà romana. Fonseca mi piace, è silenzioso ma lavora molto bene. Ad inizio non credevo potesse lottare per la Champions, con il cambio di proprietà sarebbe un punto di partenza. Per chi tiferò? Ho 64 anni e il cuore ancora regge (ride, ndr). Non ho nulla contro la Juventus, ho finito la carriera a Roma e chiaramente sono un pizzico più legato alla squadra romana, ma non sono antijuventino. Se vince la Roma mi fa più piacere, ma se vince la Juve dormo ancora".

Il centrocampista polacco era stato inserito nella Hall of Fame della Juventus, e aveva ricevuto la riconoscenza della stella fuori dallo Juventus Stadium, che è stato però successivamente rimossa senza un apparente motivo: "Dovresti chiedere ad Andrea Agnelli, ha fatto tutto lui. Io non ho fatto nulla... mi è arrivato una maglia e una lettera a casa in cui si diceva questa cosa, tutto molto bello. Poi un mese dopo mi hanno chiamato spiegandomi che qualche tifoso non era contento, io ho detto che mi potevano togliere senza problemi. Vogliono fare la storia ma dovrebbero ricordarsi che nei cinque gol fatti nelle finali europee che hanno giocato, ne ho fatti tre io. Angelli l'ho conosciuto ultimamente facendo parte del comitato esecutivo dell'UEFA. Al di là del discorso della stella, è una persona intelligente e ambiziosa, che sa muoversi bene e dialogare. La Juventus con lui ha guadagnato moltissimo e si vede anche dai successi arrivati. Era giovane, ha iniziato a fare il presidente e ha dovuto ricomporre tutto il puzzle, forse gli hanno detto che Boniek non piaceva e ha scelto così".