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Passarella: “Higuain al Milan? Può segnare più di Cristiano Ronaldo. Mi ha sorpreso che la Juventus…”

Passarella: “Higuain al Milan? Può segnare più di Cristiano Ronaldo. Mi ha sorpreso che la Juventus…”

L'intervista a Daniel Passarella, ex allenatore di Gonzalo Higuain ai tempi del River Plate

Mediagol97

Nodo buonuscita a parte, Gonzalo Higuain è sempre più vicino a vestire la casacca del Milan.

Archiviato l'acquisto shock di due estati fa dai partenopei e accolto con entusiasmo quello di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid, adesso la Juventus sembra aver deciso di scaricare il Pipita al miglior offerente. Ennesima sfida per l'attaccante argentino, che dopo gli oltre 250 gol segnati tra Napoli e Torino sarebbe ora chiamato a ripetersi in maglia rossonera a 30 anni.

A parlare della possibile nuova avventura del centravanti bianconero è stato proprio chi lo ha visto crescere e decollare verso l'Europa: l'allenatore che lo lanciò al River Plate nel lontano 2006, la leggenda del Millonarios FC e il due volte campione del Mondo con la Nazionale argentinaDaniel Passarella. Di seguito le sue dichiarazioni, intervistato da Tuttomercatoweb.com:

Passarella, partiamo dall'attualità. Come vedrebbe il trasferimento di Higuain al Milan?

"Sarebbe naturalmente un ottimo acquisto per il Milan. Gonzalo ha una mentalità vincente ed è un grande goleador, sono convinto che possa trionfare anche in maglia rossonera".

Un trasferimento impensabile, almeno fino a qualche mese fa. Ma con l'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve tutto è cambiato.

"Sì, l'acquisto del portoghese ha cambiato tutto. Anche qui in Argentina siamo rimasti sorpresi quando sono uscite le prime voci sull'addio di Higuain alla Juve, considerando soprattutto quanto era stato difficile e costoso portarlo via dal Napoli. Stiamo pur sempre parlando di uno dei bomber più prolifici del mondo".

A proposito, se Higuain vede così bene la porta è anche merito dell'intuizione del Caudillo.

"Non esageriamo (ride, ndr.). È vero però che fui proprio io a lanciarlo tra i grandi nel campionato argentino e a schierarlo per la prima volta centravanti. Higuain nelle giovanili del River giocava infatti più indietro, da numero 10, ma io e il mio vice di quell'epoca, Alejandro Sabella, capimmo subito che aveva l'istinto del 9".

Che ricordo ha del primo Higuain?

"Avrei tantissimi aneddoti da raccontare. Mi ricordo che era gennaio 2006, ero appena tornato ad allenare il River e volevo provare i ragazzi più interessanti del nostro settore giovanile. Col padre di Gonzalo poi c'era una bella amicizia perché avevamo giocato insieme, ero davvero curioso di vedere quali risposte mi avrebbe dato il Pipita sul campo e lo portai quindi in ritiro con la prima squadra. Un gol dopo l'altro, a soli 18-19 anni Higuain acquisì fiducia, entrò in pianta stabile tra i titolari e non smise più di segnare".

Poi, neanche un anno dopo (dicembre 2006), il grande salto al Real Madrid.

"Un traguardo meritato. Gonzalo in Spagna è cresciuto tantissimo e, una volta ambientatosi, ha continuato a fare anche a livelli altissimi ciò che sa fare meglio: i gol".

Curioso che proprio un altro ex Real possa rappresentare il suo più grande antagonista nella prossima stagione. Chi segnerà di più tra il Pipita e CR7?

"Se la trattativa Higuain-Milan si concretizzerà, vedremo una bellissima sfida a distanza. E magari sarà proprio Gonzalo a vincere il duello".

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