Wojciech Szczesny parla del momento positivo che la Juventus da anni sta vivendo.
serie a
Juventus, Szczesny: “Qui devi solo vincere, se fai bene diventi una leggenda”. E su Buffon…
L'estremo difensore bianconero Wojciech Szczesny parla della prima metà di stagione della Juventus
L'estremo difensore bianconero, intervistato ai microfoni del sito ufficiale, ha fatto un bilancio sulla prima metà di stagione, che vede la squadra di Missimiliano Allegri ancora capolista:
"La Juventus è un club che quando arrivi devi solo vincere. Questa è l'unica cosa che conta qui. Abbiamo conquistato il primo obiettivo stagionale, ovvero arrivare agli ottavi di Champions League da primi nel girone. Siamo primi in campionato, stiamo meglio di un anno fa, i risultati lo dimostrano. Conta però arrivare a maggio e vincere tutto quello che c'è da portare a casa. Quando usciamo dagli spogliatoi abbiamo il solo pensiero di vincere. Chi è al nostro fianco lo capisce, i compagni lo capiscono e vinciamo spesso. Se fai bene e vinci trofei diventi una leggenda. Al futuro non ci penso ora, devo fare il meglio per il mio club. Il giudizio lo lascio agli altri".
Il portiere polacco, inoltre, ha detto la sua su alcuni dei suoi compagni:
"Penso che Mandzukic sia il tipo di giocatore che serve ad ogni squadra. Fa un lavoro speciale, è il primo a difendere e il primo a far partire il pressing. Può correre per 90 minuti, non si stanca mai e da energie supplementari. Quando vedi il tuo compagno dare di più sei invogliato. Cristiano Ronaldo? Stiamo parlando di un giocatore che ha vinto tutto. Ha 33 anni, pensi che potrebbe prendersela comoda, invece è una macchina. Lo vedi anche in allenamento, prende tutto sul serio. E' determinato, vuole segnare ad ogni tiro, vuole vincere ogni sfida in allenamento. E' un grande tecnicamente, ma l'atteggiamento è speciale".
Infine, a proposito del suo precedessore Gigi Buffon, che adesso difende i pali del Paris Saint-Germain:
"Ero molto giovane quando nel 2006 vinse il Mondiale ed era già una leggenda alla Juventus. E' stato utile l'anno trascorso con lui, non solo come portiere ma anche come uomo. Gigi è una leggenda del calcio, ma prima di tutto è un grande amico. Questo rimane per sempre, tecnicamente ha un grande impatto con i difensori. Aiutandosi ci si migliora e ascoltarlo durante l'allenamento e prima della partita è stata la lezione più grande".
© RIPRODUZIONE RISERVATA