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Juventus, senti Sarri: “Chi si sottrae è un traditore, può succedere di cambiare squadra”

Juventus, senti Sarri: “Chi si sottrae è un traditore, può succedere di cambiare squadra”

Le dichiarazioni di Maurizio Sarri sul suo modo di intendere il calcio e sul suo futuro

Mediagol22

Maurizio Sarri tra presente e futuro.

Il tecnico del Chelsea è uno degli uomini al centro del mercato. Emozioni forti, per lui, in questa stagione: in primis la vittoria dell'Europa League. Tale conquista, tuttavia, non sembra potere bastare a trattenere l'allenatore partenopeo al club inglese. Altri fronti lo chiamano, tra questi potrebbe esserci anche la Juventus, che è ancora alla ricerca dell'uomo giusto per sostituire Massimiliano Allegri.

L'ex Napoli, intervenuto tra le righe di Vanity Fair, ha parlato del suo modo di insegnare calcio:

"Più che un ideale, il sarrismo di cui si parla è solo un modo di giocare, niente di più. Avevo altre idee 7 anni fa, magari in futuro cambierò ancora. I cambiamenti nascono dagli schiaffi presi, dalla ricerca delle soluzioni alle situazioni di difficoltà. Dalle sconfitte si migliora, nella vita come nel calcio. Vincere significa rimanere fermi nelle proprie convinzioni, per questo dopo un successo non so gioire. Un k.o. mi segna dentro più a lungo, mi rende critico e mi sposta un passo avanti".

Nessun pentimento nella sua carriera, in cui ha vissuto ogni esperienza a trecentosessanta gradi e, adesso, chissà che non si stia preparando ad una nuova straordinaria avventura:

"Chi si sottrae è un traditore. Chi fa prevalere l’obiettivo individuale sull’obiettivo collettivo. Perciò a me delle maglie piace la metà davanti, dove c’è lo stemma della società. Dietro c’è il nome del giocatore: quel lato mi interessa meno. Baciare la maglia? Perché privarsi di un atto d’amore in previsione di quello che succederà forse fra dieci anni? A Milano molti giocatori sono passati da qua a là. Sarebbe meglio non farlo in modo diretto, ma nel corso di una carriera può succedere".