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Juventus, senti Costacurta: “Il ko di Napoli non mi stupisce. Champions League? Serve altro, CR7…”

Juventus, senti Costacurta: “Il ko di Napoli non mi stupisce. Champions League? Serve altro, CR7…”

Le parole sulla Juventus da parte dell'ex Milan, Alessandro Costacurta

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L'analisi del momento bianconero di "Billy" Costacurta.

La sconfitta contro il Napoli rimediata dalla Juventus alla luce del gol messo a segno sabato sera da Insigne su rigore nel primo tempo, ha decretato il fallimento dell'obiettivo degli uomini di Andrea Pirlo: diminuire le distanze dal Milan. La compagine piemontese, dunque, non è riuscita ad approfittare della sorprendente sconfitta della squadra rossonera in casa dello Spezia. La Juventus è scivolata al quarto posto, dopo la vittoria della Roma ai danni dell'Udinese.

"Stupito dal ko? No, perché vedevo i numeri: il Napoli di Gattuso tira in porta più di tutti, riceve meno tiri, ha un’ottimo possesso palla. I risultati non dicevano il vero sugli azzurri. Certo, però, se guardo solo alla Juventus, non mi spiego alcune prestazioni. Sono sempre stato un ammiratore di Bernardeschi però, ormai le sue prove negative cominciano a diventare troppe. Così come ho visto male Morata e Rabiot, che non ha fatto rimpiangere poco Arthur", ha dichiarato Alessandro Costacurta, intervistato ai microfoni di QS.

"Juve in Champions League? Credo che Pirlo stia provando tante cose ed è chiaro che in Europa le motivazioni sono estreme, le tensione è diversa, gli avversari ti sfidano vis a vis. La Juventus ha superato il Barcellona nel peggiore momento dei catalani ma non è quella la vera Juve. E’ un’ottima squadra che deve trovare un certo tipo di costanza: non ha ancora raggiunto il livello a cui può ambire. Andrea, per quanto possa essere bravo, non può stravolgere il mondo in sei mesi. I bianconeri non sono ancora al pari di Bayern Monaco e Manchester City, le più forti di Europa: non a casa sono club che hanno lo stesso progetto da 3-4 anni. Cristiano Ronaldo? Non può mai essere un limite. E’ un giocatore fondamentale che alza tanto l’autostima di tutto il gruppo. Poi i bianconeri non giocano per Ronaldo, ma con Ronaldo. Lui è bravissimo a trovarsi al posto giusto, ha una capacità di liberarsi dell’uomo come nessuno al mondo", ha concluso.