Aaron Ramsey si racconta.
serie a
Juventus, Ramsey: “Qui grazie a Szczesny, voleva una commissione. Dybala incredibile, CR7…”
Le parole di Aaron Ramsey sulla sua avventura alla Juventus
Il centrocampista gallese è approdato alla Juventus l'estate scorsa a parametro zero dopo avere messo fine ad una lunga avventura tra le fila dell'Arsenal. Finora, 15 presenze e 3 reti collezionate in Serie A con la maglia bianconera. L'emergenza Coronavirus ha causato lo stop dei campionati, ma il classe '90 non vede l'ora di tornare in campo. Intanto, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato della sua avventura in Italia alla corte di Maurizio Sarri: dal rapporto con la società alle differenze con la Premier League.
"La tattica - dice Ramsey - qui è fondamentale. La maggior parte degli allenamenti passano facendo un lavoro di natura tattica in vista della partita successiva. In Premier League si gioca di più portando la palla da un'area all'altra, quindi in attacco sfruttando gli spazi. Qui, invece, molte squadre si difendono stando basse, soprattutto contro le grandi. Bisogna avere molta più pazienza e far girare il pallone più velocemente per mettere gli avversari fuori posizione. Il presidente Agnelli è con noi quasi tutti i giorni, ci parla e viene al campo anche semplicemente per prendere un caffè. È giusto così, dà l'esempio a tutti e dimostra che siamo sulla stessa barca Adesso capisco meglio l'italiano, la struttura delle frasi e il modo in cui vengono composte. Ma ho bisogno di imparare più parole, perché il mio vocabolario è ancora un po' limitato".
E sui compagni: "Szczesny era il mio uomo per le informazioni dall'interno, è alla Juve da tempo e conosce perfettamente il club. Aveva solo cose belle da dirmi e scherzando mi diceva sempre che voleva una commissione per il mio trasferimento in bianconero. Dybala è incredibile, è bravissimo e alcune cose che fa in allenamento o in partita mi lasciano senza fiato. La partita contro l'Inter è stata strana per l'assenza dei tifosi, è stata l'ultima prima di una sosta in cui non sapevamo se il campionato sarebbe proseguito o finito e, in questo caso, non sapevamo quale sarebbe stata la classifica finale. CR7 è sempre il solito, uno dei migliori della storia. Non ci sono dubbi sul suo impegno sia in campo che fuori, è sempre il primo ad arrivare e vuole vincere ogni partita anche in allenamento. Segna tantissimo, soprattutto fa gol importanti".
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