L'analisi di Luciano Moggi.
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Juventus-Lazio, Moggi: “Ai bianconeri manca equilibrio, Sarri ha commesso un errore. Il tridente…”
Luciano Moggi analizza Juventus-Lazio, match di Supercoppa italiana terminato con la vittoria dei capitolini per 3-1
L'ex dirigente sportivo, che ha lavorato ai vertici di top club italiani come Roma, Lazio, Torino, Napoli e Juventus, continua a seguire con passione le sorti delle diverse squadre di Serie A. In particolare, quelle dei Campioni d'Italia, che domenica sono stati battuti nella finale di Supercoppa italiana dalla Lazio (r.f. 1-3).
Moggi, in un editoriale pubblicato su Libero Quotidiano, ha ammesso di non essere d'accordo con le scelte messe in atto nelle ultime gare dal tecnico bianconero Maurizio Sarri. Nei dettagli, l'ex dirigente ha bocciato il tridente. Di seguito alcuni stralci dell'analisi di Juventus-Lazio.
"Hanno vinto i romani, ha perso Sarri, troppo vicino al sentimento popolare juventino che invocava a gran voce il tridente, convinto di potersi divertire. E Sarri, preso anche dall'entusiasmo per aver vinto a Genova contro la Sampdoria (con in campo i tre fenomeni), si è adeguato all'opinione pubblica sconfessando, tra l' altro, quanto aveva detto in conferenza stampa dopo la vittoriosa partita contro l'Udinese. Si è poi ripetuto a Genova contro la Sampdoria, forse per intimorire la squadra di Ranieri, viste le condizioni precarie di classifica in cui versa attualmente. Trascurando però il fatto che, nell'occasione, i bianconeri, al di là del buon primo tempo, alla fine hanno vinto approfittando di due giocate prodigiose di Ronaldo e Dybala, non certo per il gioco e con una difesa in sofferenza. Preso evidentemente dalla voglia di stupire ci ha provato anche contro la Lazio sbagliando però grossolanamente, per aver sottovalutato il gioco dei romani che non è fatto di palle lunghe e pedalare ma di ampiezza in tutte le parti del campo. È successo così che a divertirsi sono stati solo i tifosi laziali, giocatori in campo compresi. Molto meno, ovviamente, i nostalgici del tridente e della difesa alta, che è un altro problema della squadra. Infatti i giocatori juventini non essendo abituati ad alzare la linea difensiva si sottopongono troppo spesso alle ripartenze, oltretutto perché Sarri non vuole marcature a uomo e questi sono invece abituati a marcare: è forse questo il motivo per il quale la Juve sta subendo troppi gol che con Massimiliano Allegri non subiva. Manca insomma l'equilibrio. Giusto quindi il monito di Chiellini: «Prima ci esaltavamo a non subire gol, adesso dobbiamo imparare ad esaltarci quando ne facciamo». Ricordando il tempo in cui la difesa juventina era sempre la meno battuta, mentre l' attacco, al contrario di adesso, era il più prolifico. Aver fatto un solo tiro verso la porta laziale che ha propiziato il pareggio di Dybala dimostra quanto i romani abbiano meritato la vittoria. In ombra Pjanic, appena sufficiente Ronaldo, male Higuain e Bentancur (che becca tre turni di squalifica), per non parlare di De Sciglio, mandato incautamente in campo al posto di De Ligt: ottimo, come sempre, Dybala".
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