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Juventus, Dybala tra ricordi e aneddoti: “Da piccolo sognavo Ronaldo. La firma con i bianconeri e l’esordio in Nazionale”

Juventus, Dybala tra ricordi e aneddoti: “Da piccolo sognavo Ronaldo. La firma con i bianconeri e l’esordio in Nazionale”

L'attaccante argentino dei bianconeri ha raccontato i suoi inizi rivelando diversi particolari sulla sua carriera

Mediagol92

La Joya.

La carriera di Paulo Dybala è andata avanti spedita e veloce. Gli inizi all'Instituto, poi il passaggio al Palermo con la sua esplosione in maglia rosanero. Da lì gli occhi della Juventus e il trasferimento alla Juventus avvenuto nel 2015. Intervistato da OTRO l'argentino classe 1993 ha ricordato il momento in cui ha firmato il suo contratto con i bianconeri: "E' stato un giorno speciale. Ero in vacanza con mio fratello, coi miei amici. Era arrivato il contratto mentre ero in spiaggia. Tornai in hotel, lo firmai e siamo tornati a prendere il sole. Voglio che i tifosi vedano i sacrifici che faccio per renderli felici. Cerco di fare del mio meglio, se succede sono felice".

In Argentina tantissimi ragazzini sognano avere una carriera come la sua, anche se lo stesso Dybala non credeva di poter raggiungere così alti livelli: "Non pensavo di averne una come questa, quello che sto vivendo adesso come calciatore. Da piccolo seguivo molto il calcio. lo giocavo perché mi divertivo. Con gli amici volevamo essere Ronaldiho, Ronaldo. Ma non ho mai pensato: 'Oggi do il massimo altrimenti non divento nessuno'. Non ci pensavo, neanche quando arrivarono i primi anni da professionista".

Le sue prime gare da professionista le ha disputate con la maglia dell'Instituto, nel 2011: "Il mio esordio non lo scorderò mai, contro l'Huracan. 2-0 per noi. C'erano famiglia e amici, avevano più ansia di me. A 17 anni ero agitato, non è stato facile ma i miei compagni e lo staff mi hanno aiutato molto". La Nazionale uno dei suoi chiodi fissi, nel 2015 la sua prima convocazione: "Mi dissero che potevo essere convocato a settembre dello stesso anno, ne avevo 21 e mi dispiacque non andare. A ottobre ci sarebbe stata una nuova lista di convocati, quella volta non ci prestai molta attenzione ma venni convocato per la prima volta. Mi ritrovai in quello spogliatoio insieme a tutte quelle star".

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