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Juventus, Chiellini rivela: “Da bambino tifavo Milan, Maldini un idolo. Avversario più forte? Vi dico la mia”

TURIN, ITALY - MARCH 30: Giorgio Chiellini of Juventus chests the ball during the Serie A match between Juventus and Empoli at Allianz Stadium on March 30, 2019 in Turin, Italy.  (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Giorgio Chiellini si racconta rispondendo alle domande dei giovani tifosi della Juventus allo Junior Member

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Giorgio Chiellini si racconta.

Il difensore della Juventus, attualmente ai box per un infortunio al legamento crociato del ginocchio destro, si è intrattenuto quest'oggi con dei giovani tifosi bianconeri nel corso della conferenza stampa dello Junior Member. Tante le curiosità dei piccoli supporters del club di Torino, in merito al passato e al futuro del loro capitano.

"Essere il capitano della Juventus è bellissimo, ma è anche un grande responsabilità" - ha detto Giorgio Chiellini - "Basta vedere le foto dei capitani prima di me. Ho avuto la fortuna di giocare con loro e li prendo come esempio perché sono persone speciali e mi hanno aiutato tanto nella mia crescita. Essere capitano della Juve e della Nazionale, però, va oltre ogni sogno più grande che potessi avere alla vostra età. Da bambino ero tifoso del Milan, purtroppo, poi crescendo sono migliorato (ride, ndr). Il mio giocatore preferito era Paolo Maldini. Ma da quando sono alla Juve è stato subito amore e ora penso sia difficile trovare uno più juventino di me al mondo. Partite indimenticabili? Ce ne sono un po'. La prima, quella dell’esordio, anche se ho giocato solo 10 minuti, era un Juve-Messina. Poi quella dello scudetto di Trieste, il primo di questo ciclo. Un'emozione fortissima che mi rimarrà sempre dentro. Poi c'è stata l'invasione, mi hanno tirato su, spinto, spogliato. Un culmine di emozioni che anche tra tanti anni mi ricorderò sempre". A proposito, invece, degli avversari più forti contro cui ha giocato: "Escludendo Cristiano Ronaldo e Messi, che sono due extraterrestri, dico Ibrahimovic: Zlatan aveva forza fisica, velocità, tecnica, personalità. Era tosta giocarci contro". E sull'esultanza in stile gorilla: "Mi piacciono gli animali. Ne pensavo una insieme ai miei amici, volevo un’esultanza che mi caratterizzasse".

Infine, qualche battuta sul periodo che sta vivendo a seguito dell'infortunio: "Il mio obiettivo principale è dare alla mia famiglia tutto l'amore di cui ha bisogno. In questi mesi da infortunato mi sto godendo tanti momenti, perché viaggio meno, quindi la sera ora sono spesso a casa e posso trascorrere tanto tempo con le mie figlie. Se ho mai avuto paura? Certo. Ma bisogna trasformala in qualcosa di positivo. Un po' di paura è positiva, perché permette di rimanere concentrato e rendere meglio".

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