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Juventus, Chiellini: “Conte rovente. Addio? Con me, Bonucci, Barzagli e Buffon non sarebbe andato via”

In alcuni estratti del suo libro, il capitano della Juventus ha raccontato come ha vissuto il passaggio da Conte ad Allegri

Mediagol52

Ancora dichiarazioni di Giorgio Chiellini.

Continuano ad essere diffusi gli estratti dell'autobiografia del capitano della Juventus, intitolata "Io, Giorgio", che uscirà a breve e che recentemente ha fatto molto discutere per le dure critiche a Mario BalotelliFelipe Melo e Arturo Vidal.

Nei nuovi estratti, Chiellini ha ricordato la transizione dall'era Antonio Conte all'era di Massimiliano Allegri, che negli ultimi anni hanno guidato i bianconeri verso una storica serie di successi in Serie A e in Europa. Queste le sue dichiarazioni relative al momento in cui l'attuale tecnico dell'Inter decise di lasciare praticamente senza preavviso Torino per assumere il ruolo di commissario tecnico dell'Italia:

"Penso che Conte se ne sia andato in quel modo dalla Juve perché quel giorno non c’eravamo noi, la vecchia guardia. Eravamo in vacanza dopo i Mondiali brasiliani, lui era carico di tensione e sono bastate poche gocce per far traboccare il vaso. Antonio è una persona 'rovente', ma sono convinto che se fossimo stati tutti lì lui sarebbe rimasto, anche se a mente fredda penso che avrebbe fatto bene ad andarsene già a maggio: così, la storia tra lui e la Juve si sarebbe conclusa meglio. Conte è un grande ma ti prosciuga, e nel frattempo si consuma. Era arrivata la fine, come per Allegri l’anno scorso. Più per Conte che per la Juventus: lui era giunto al capolinea ma per amore era rimasto, salvo sbroccare due mesi dopo in assenza delle sue pietre miliari: io, Leo, Andrea e Gigi non lo avremmo fatto partire. Eppure non era successo niente di speciale, nessuno scontro diretto o addirittura fisico con il presidente Agnelli, ci mancherebbe: è solo che le cose finiscono. Come con Marotta e con Allegri".