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Juventus, Chiellini: “Balotelli persona negativa, Felipe Melo è vuoto dentro. Inter? Il mio è un odio sportivo”

TURIN, ITALY - MARCH 30: Giorgio Chiellini of Juventus chests the ball during the Serie A match between Juventus and Empoli at Allianz Stadium on March 30, 2019 in Turin, Italy.  (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Giorgio Chiellini, ha anticipato in anteprima assoluta qualche passaggio del suo libro "Io, Giorgio", in uscita il prossimo martedì 12 maggio

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"Mario Balotelli è una persona negativa e senza rispetto per il gruppo".

Parola di Giorgio Chiellini. Il difensore della Juventus, intervenuto ai microfoni de 'La Repubblica', ha anticipato in anteprima assoluta qualche passaggio del suo libro "Io, Giorgio", in uscita il prossimo martedì 12 maggio. Si tratta di un’autobiografia il cui ricavato andrà in beneficenza alla 'Onlus Insuperabili': un'organizzazione sociale, volta a ragazzi con disabilità cognitiva, relazionale, affettivo emotiva, comportamentale, fisica, motoria e sensoriale, che utilizza il calcio come strumento di socializzazione e integrazione.

Tante le tematiche affrontate dal numero 3 bianconero nel suo libro, dai compagni di squadra che lo hanno deluso di più in questi anni di carriera fino all'odio sportivo nei confronti dell'Inter, da sempre acerrima rivale della Vecchia Signora, e tanto altro ancora.

"Non volevo parlare male di nessuno, ma avrei nascosto una parte di me. Nel libro dico che Balotelli è una persona negativa e senza rispetto per il gruppo e lo confermo. Nella Confederations Cup in Brasile nel 2013 non ci diede una mano in nulla, roba da prenderlo a schiaffi. Sono rimasto molto deluso anche da Felipe Melo, il peggio del peggio. Con lui si rischiava sempre la rissa e dissi anche ai dirigenti della Juve che era una mela marcia. Per quanto mi riguarda il problema non è se giochi bene o male, ma se dentro non hai niente. Una volta può andare bene, ma se questo atteggiamento è ricorrente allora no".

"Sportivamente odio i nerazzurri, come Michael Jordan odiava i Pistons - ha proseguito a ruota libera il classe '84 -. L'odio sportivo è quel fattore che ci fa dare quel qualcosa in più per superare l'avversario. Se gli si dà il giusto significato è una componente essenziale dello sport. Fuori dal campo però finisce tutto e uno dei messaggi che mi hanno fatto più piacere quando mi sono rotto il ginocchio è stato quello di Javier Zanetti", ha concluso Chiellini.