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Juventus, Braida svela: “Pjanic vuole tornare. Locatelli? Carnevali non fa sconti”

Juventus, Braida svela: “Pjanic vuole tornare. Locatelli? Carnevali non fa sconti”

Le dichiarazioni rilasciate da Ariedo Braida in merito al possibile approdo alla Juventus di Miralem Pjanic e Manuel Locatelli

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Quale futuro per Miralem Pjanic? Con il ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina bianconera, il centrocampista bosniaco è stato accostato a più riprese alla Juventus. D'altra parte, la sua avventura al Barcellona sembra essere già giunta ai titoli di coda. Intanto, il giocatore continua a mandare segnali, anche via social, che fanno sognare i tifosi, così come le dichiarazioni rilasciate da Ariedo Braida a "Tuttosport".

Nel dettaglio, l'attuale direttore generale della Cremonese, ha svelato le intenzioni di Pjanic. "L'ho incrociato 3-4 giorni fa proprio a Barcellona, dove sono stato per questioni personali. Ci siamo visti per caso vicino al Camp Nou e abbiamo parlato. Vorrebbe tornare alla Juventus. Di sicuro Allegri lo conosce meglio di tutti", sono state le sue parole. Le parti in questione potrebbero lavorare su un prestito, ma servirà anche una riduzione dell’ingaggio.

SU ALLEGRI - "Max è al posto giusto nel momento giusto - ha proseguito Braida -. E' uno dei migliori allenatori al mondo e una persona di gran livello. Ultimamente sta iniziando ad appassionarsi anche all'arte. Allegri conosce molto bene il calcio e ama partecipare per vincere. E' un pragmatico, il suo marchio è la vittoria. Dare un'identità alle proprie squadre e proporre un bel gioco è importante. Però nei top club la priorità sono i trofei. E con Max si vince. Allegri appartiene ai top. I migliori, in questo momento, sono Guardiola, Klopp, Tuchel, Allegri. E ovviamente Mancini, che si è rivelato un fuoriclasse all'Europeo".

LOCATELLI - "Manuel era uno dei giovani più talentuosi del vivaio in quegli anni. E' un ragazzo di qualità e personalità. Tanto nel Sassuolo quanto all'Europeo con l'Italia ha giocato con autorità. Locatelli ha 23 anni, ma è un giocatore saggio. Poi nel calcio, soprattutto quando si cambia, bisogna sempre dimostrare. Lo dissi anche a Shevchenko quando lasciò il Milan per il Chelsea: 'Da noi sei un dio, ma a Londra partirai da zero'. Carnevali? Ha fatto la gavetta e adesso è un dirigente di spessore, che conosce benissimo il mercato. Ma è più facile che Giovanni offra una cena al ristorante piuttosto che uno sconto su Locatelli", ha concluso.

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