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Amauri su Dybala: “Io e Paulo dal Palermo alla Juventus, ma c’è una differenza”

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Le dichiarazioni rilasciate dall'ex attaccante di Juventus e Fiorentina in vista della sfida in programma alle ore 18:00

"Sicuramente ricordo con piacere il gol segnato contro la Fiorentina con la maglia della Juventus, cancellerei invece la sconfitta per 5-0 a Firenze, fortunatamente qualche mese dopo son riuscito a segnare un gol importante sia per la Juve, sia per la Fiorentina". Lo ha detto Amauri. Intervistato ai microfoni di 'Footballnews24', l'ex attaccante di Juventus e Fiorentina si è espresso in vista della sfida in programma alle ore 18:00 all'Allianz Stadium. Se Paulo Dybala e compagni proveranno ad uscire dalla crisi in campionato dopo le due sconfitte di fila maturate contro Sassuolo ed Hellas Verona, gli uomini di Vincenzo Italiano cercheranno di conquistare i tre punti per proseguire la corsa verso l'Europa.

"Juventus-Fiorentina è una partita speciale che in passato ha sempre regalato tante sorprese, emozioni, spettacolo, ribaltamenti di fronte. La Juventus che vince 5-0 a Firenze, la Fiorentina che vince 3-0 a Torino lo scorso anno. Secondo me dovrebbe considerarsi come un derby. Queste partite sono diverse dalle altre, al di là della classifica, rappresentano una sfida importante per i tifosi, per i giocatori stessi. La Juventus sicuramente vuole tornare a vincere, anche perchè in Champions ha vinto tutte le partite, mentre in campionato sta faticando. Vincendo una gara del genere darebbe un segnale forte alle avversarie. La Fiorentina arriva a Torino con entusiasmo perchè ha vinto l’ultima partita 3-0 in casa, ha le possibilità per giocarsela a viso aperto. Sarà una bella partita da vedere", le sue parole.

DA PALERMO A TORINO - "Dybala arriva da Palermo come me? Me lo dicono in tanti, è vero, entrambi siamo arrivati da Palermo con una differenza. Io sono arrivato in una Juventus non era ancora Campione, mentre Dybala è arrivato in una squadra già Campione. Io ho giocato con dei Campioni che arrivavano dalla Serie B. Vlahovic o Dybala? Uno è bomber, l’altro è fantasista. Bella domanda, non posso tenerli entrambi in squadra? (ride, ndr). Dybala è già affermato, è rimasto un po’ nell’ombra con l’arrivo di Ronaldo, piano piano sta tornando, sta prendendo in mano la squadra in questa stagione. Pronostico? 2-2. Segnano Vlahovic e Dybala? Sì un gol a testa (ride ndr)".

I CAMBI IN PANCHINA - "Pirlo ha vinto, Sarri ha vinto, Allegri in passato ha vinto. Quando le cose non vanno bene le speculazioni sono normali, io penso che se la Juventus oggi fosse terza o seconda in classifica non avremmo sentito parlare di critiche. Ogni allenatore nonostante le difficoltà è riuscito a vincere, Allegri ha tutta la stagione per recuperare, siamo solo all’11ª giornata. Per me può far bene, ha una rosa forte, gli manca un bomber da 25-30 gol. In passato aveva Ronaldo, Higuain... Se in futuro quel bomber da 25-30 gol potrebbe essere Dusan Vlahovic? Potrebbe (ride, ndr)... E’ un giovane che ha i numeri dalla sua parte. E’ un calciatore che a me piace perchè non molla mai, sempre sul pezzo, lotta su ogni pallone. Ha 21 anni, ha fame e voglia di arrivare. In una recente intervista si è paragonato ad Haaland, anche se Haaland già da qualche anno sta segnando in Champions League e continua a battere record su record. L’ambizione di Vlahovic però potrebbe essere di buon auspicio per il futuro".

I RICORDI -"I diversi cambi di allenatori in panchina hanno influito negativamente sulla mia avventura in bianconero? Ne sono convinto al 100%, ma è anche un dato di fatto. La Juventus non aveva alle spalle la società degli ultimi anni, l’unico allenatore che ci aveva dato qualche certezza era Ranieri, nel 2008 il mister ci disse che la Juventus sarebbe tornata a vincere dopo 4 anni e così è stato, nel 2012 la Juventus vinse lo scudetto. La società di allora non aveva pazienza, infatti con l’addio di Ranieri cambiarono molte cose. Se ci sono delle somiglianze tra la Juventus di Allegri e quelle della mia Juventus? Se guardiamo i cambi in panchina sicuramente ci sono delle somiglianze, ma la Juventus di oggi è molto più forte della squadra di allora. Prima non c’era una società all’altezza, oggi invece sappiamo chi comanda, Allegri è un allenatore che ha vinto tanto in passato, sta solo attraversando un momento particolare. Non è una cosa normale perchè si è vinto tanto negli ultimi anni, ma ne uscirà".

SCUDETTO -"Io sono del parere che le altre squadre si sono attrezzate in questi ultimi anni, la Juventus sulla carta è una big ma non vive un bel momento e le altre ne hanno approfittato. Conoscendo la Juventus però, anche con un distacco di 16 punti dalla prima, si batteranno per arrivare lassù, per andare avanti in Champions e in Coppa Italia. La Juventus lotterà per qualsiasi trofeo in palio. La Juventus non mollerà, poi il risultato si vedrà alla fine. E’ sbagliato dire che la Juventus al massimo lotterà per entrare in Champions, la Juventus lotterà per agganciare il Milan o il Napoli in testa alla classifica. Il Napoli non mi ha sorpreso, in questi anni non ha vinto lo scudetto solo perchè ha trovato una Juventus formidabile. Il Napoli è stato sempre lì, magari fatica all’inizio ma alla fine è sempre lassù. Il Milan come l’anno scorso è partito bene, la Roma poteva fare di più. E’ strano non vedere la Juventus lì in mezzo, ma siamo all’11ª giornata è ancora presto", ha concluso.