La delusione di Antonio Conte.
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Siviglia-Inter, i dubbi di Conte: “Pianificheremo il futuro, con o senza di me”
Il tecnico dell'Inter sulla sconfitta subita contro il Siviglia
Dopo una splendida cavalcata, il cammino europeo si è interrotto contro il Siviglia in finale di Europa League: gli andalusi hanno vinto 3 a 2 grazie alla doppietta di De Jong e la rete di Diego Carlos, che hanno vanificato i gol realizzati da Lukaku e Godin.
Al termine del match il tecnico dell'Inter, Antonio Conte, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport esprimendo la sua delusione per la mancata conquista del trofeo: "La partita è stata dura, equilibrata e nel secondo tempo un episodio poteva spostare il risultato in nostro favore. Poi c'è stato quello sfortunato con l'autogol e lì diventa difficile ribaltarla. Anche perché il Siviglia ha abbassato l'intensità nel palleggio. Il rimpianto arriva fino ad un certo punto, perché i miei calciatori hanno dato tutto contro giocatori abituati a questo tipo di palcoscenico. Penso che anche questo abbia spostato un po' l'ago della bilancia. Questi ragazzi devono avere una certezza: che hanno lavorato tanto e sono cresciuti in maniera importante, arrivando a giocarsi la finale di una competizione come l'Europa League. Tanti erano alla prima volta, si sono presi una buona dose di esperienza per giocare in futuro queste competizioni".
E sul futuro: “Adesso dobbiamo rientrare a Milano, ci prenderemo due o tre giorni di vacanza poi a mente fredda ci incontreremo ed è giusto così. Faremo una disamina della stagione e in maniera molto serena cercheremo di pianificare eventualmente il futuro dell'Inter. Con o senza di me. Abbiamo lavorato tanto, quindi ora è giusto prenderci un paio di giorni e poi affrontare bene le situazioni. Prendendo la decisione migliore per il bene dell'Inter con la massima cordialità con tutti. Non c'è astio. Ci sono delle vedute che possono essere diverse, si faranno delle valutazioni. Capiremo. Io ringrazio chi mi ha dato la possibilità di allenare l'Inter: comunque vada ne è valsa la pena. Ringrazierò sempre per quest'opportunità. Se resto all’Inter? Il mio punto di vista non lo posso dire. Lo dirò eventualmente quando ci sarà l'occasione di confrontarsi dopo aver smaltito queste fatiche. È giusto costruire qualcosa di importante ma farlo sempre con serenità. A prescindere da tutto per me ne è valsa la pena. Il che non vuol dire niente di particolare, solo che ringrazio l'ambiente a cui comunque ho dato tanto. Non c'è nessun rancore, non penso che neanche nella dirigenza ne abbiano nei miei confronti. La questione è di punti di vista e di alcune situazioni che ho affrontato quest'anno e che non mi sono piaciute. Io ho anche una famiglia e devo capire se la priorità diventa il calcio o la famiglia. Perché se alcune questioni incidono sulla famiglia non va più bene. A tutto c'è un limite, sempre senza rancore. Però non faccio marcia indietro. Qualcosa è successo, inutile girarci intorno. Bisogna capire se c'è la voglia da parte di tutti di non passare un'altra annata in questa maniera per quanto mi riguarda. Ci sono tante situazioni che dovranno essere valutate, da me e dal presidente. Anche Marotta e Ausilio li ringrazierò perché mi hanno scelto loro. Poi è giusto capire cosa è successo. Ci sono dei risvolti di vita privata che sono stati intaccati e non va bene”.
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