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Inter, Marotta risponde a Conte: “È esigente, a gennaio coglieremo opportunità. Ecco cosa ci serve”

Le dichiarazioni dell'amministratore delegato nerazzurro Giuseppe Marotta in merito ai movimenti di mercato che metterà in atto l'Inter a gennaio

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Giuseppe Marotta risponde ad Antonio Conte.

Il tecnico dell'Inter, dopo la sconfitta maturata in Champions League mercoledì contro il Borussia Dortmund, si era sfogato ai microfoni dei giornalisti per la mancanza di alternative a disposizione in rosa. In tal senso, la dirigenza avrebbe secondo lui dovuto muoversi meglio sul mercato in estate.

L'amministratore delegato nerazzurro, intervenuto ai microfoni di Sky Sport a pochi istanti dall'inizio di Inter-Hellas Verona, gara valida per la dodicesima giornata del campionato di Serie A, è tornato a parlare dello sfogo dell'allenatore: "Conosco Antonio da tanto tempo, è un uomo e un professionista molto esigente e serio. Ha una cultura della vittoria molto forte e uno stile di comunicazione particolare. La dirigenza è allineata nel contenuto di quello che ha detto, si vuole arrivare alla vittoria attraverso un percorso di crescita graduale. Tutto è migliorabile ed è perfezionabile, ma ci vuole un attimo di tempo. A gennaio ci presenteremo sul mercato per vedere quali saranno le opportunità. Lavoriamo insieme con grande serenità per portare in alto l'Inter. L'esperienza mi dice che quello di gennaio è un mercato povero. La nostra intenzione è quella di cogliere le opportunità, è importante il tempo e la disponibilità. Sappiamo di avere una società forte e un allenatore bravo. Vedremo cosa succederà. Identikit del possibile acquisto? L'esperienza è una componente fondamentale, l'importante è che non sia vicino alla fine della carriera. Nell'organico bisogna avere un bel mix con la gioventù. Nella nostra rosa lo abbiamo anche se l'esperienza non è marcata perché pochi giocatori hanno già fatto la Champions League. L'asticella si deve alzare per comporre una squadra competitiva per i nostri traguardi. Oggi non mi sarei aspettato di essere a un punto dalla Juventus. Bisogna guardare il presente e avanti. Ognuno del team ha delle responsabilità. Il direttore sportivo e la dirigenza propongono dei profili con nome e cognome alla squadra, poi si arriva insieme a prendere una decisione. Io ho la responsabilità di creare un team forte di squadra mantenendo gli equilibri patrimoniali ed economici del club e da amministratore devo tenerlo chiaramente in conto".