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Inter, la rivelazione di Lukaku: “Contro il Cagliari eravamo in 23 con la febbre. Futuro? Non farò l’opinionista”

L'attaccante belga in forza ai nerazzurri ha raccontato un episodio risalente alla fine di dicembre quando quasi tutta la squadra si era ammalata

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Romelu Lukaku racconta il momento drammatico vissuto dal mondo intero a causa dell'emergenza Coronavirus.

L'attaccante belga in forza all'Inter, nel corso di una diretta instagram insieme alla presentatrice Kat Kerkhofs (moglie di Mertens), ha parlato del periodo che sta attraversando e svelato alcuni retroscena legati al campionato.

"Sono tornato da poco in Italia. Ci hanno permesso di tornare un po' a casa ma siamo stati richiamati rapidamente perché potremmo ricominciare a giocare. Tutti noi eravamo in stato di shock dopo che ci hanno detto che dovevamo tornare, temevamo una nuova quarantena di due settimane. Mia mamma ha il diabete è questo quello che mi preoccupa. Ogni quattro ore chiamo per sapere se ha bisogno di qualcosa. Ovviamente mi manca anche mio figlio Romeo e il mio piano era riportarli in Italia visto che ho due appartamenti a Milano, però non è il momento. Abbiamo avuto una settimana libera a dicembre. Siamo tornati e giuro che 23 giocatori su 25 erano malati. Non scherzo. Contro il Cagliari, dopo 25 minuti Skriniar ha dovuto lasciare il campo. Stava per svenire. Tutti tossivano e avevano la febbre. Non avevo la febbre da anni. Dopo la partita c'era una cena degli sponsor ma io ho declinato e sono andato subito a letto. Non abbiamo mai fatto dei test per il Covid-19 in quel momento, quindi non sapremo mai se l'abbiamo presa o meno. Gioco a calcio professionistico da quando ne avevo 16 e mi piacerebbe giocare fino ai 36. Sogno di finire ad Anderlecht, così il cerchio sarà chiuso e sarò stato un calciatore professionista per 20 anni. Poi vorrei viaggiare e lasciar andare tutto. Non diventerò mai un opinionista, ma ora sto seguendo un corso di formazione. Chissà, forse diventerò un allenatore".