Parla Enrico Preziosi.
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Genoa, Preziosi: “Playoff e playout? No, le regole non si cambiano in corsa. Ecco cosa può accedere in Serie A”
Il patron del Genoa ha detto la sua sulle inevitabili ripercussioni dell'epidemia sanitaria mondiale da Coronavirus nell'ambito calcistico
L’epidemia Covid-19, in queste settimane, ha delineato un quadro sanitario estremamente complesso in tutta Europa e, in particolare, in Italia, dove continuano a registrarsi dati drammatici, in termini di soggetti contagiati e deceduti. Il Governo, al fine di contrastare l’ulteriore diffusione del Coronavirus, ha adottato rigidi provvedimenti volti ad evitare assembramenti e a ridurre al minimo i contatti sociali. I provvedimenti istituzionali hanno avuto importanti ripercussioni anche sul mondo dello sport, dove le attività agonistiche sono state bloccate fino a data da destinarsi nel pieno rispetto delle norme ministeriali. Una contromisura rigorosa ma necessaria che ha messo un punto di domanda sulle sorti dei campionati.
Scettico su un possibile ritorno in campo a breve termine il patron del Genoa, fondatore e maggior azionista di 'Giochi Preziosi', che intervenuto ai microfoni de 'La Stampa', ha attaccato chi pensa di poter cambiare le regole dei campionati a stagione in corso: "Quello che sta accadendo non è un colpo mortale ma è un colpo durissimo. Però, nonostante tutto sono sereno: non sono uno che si arrende. Sono pronto a ricominciare, sapendo che ci sarà da lavorare anche più di prima. Parlare di calcio non è una priorità, ma se ne deve parlare. Perché è un’azienda ed è in difficoltà, come tutto il resto. Bisognerà restare fermi fino al 3 maggio, non so cosa accadrà. In questo momento conta la salute delle persone".
"Playoff e playout? Non sono d'accordo - ha proseguito Preziosi -. Le regole non si cambiano in corsa. E il Genoa non ha alcun vantaggio dallo stop del campionato. Eravamo una delle squadre più in forma, sono sicuro che avremmo scalato la classifica arrivando a metà. Cosa succederà? Può essere annullato oppure si troveranno altre soluzioni, prima di tutto conta la salute. Bisognerà tornare alla normalità, poi si potrà pensare alle partite di calcio", ha concluso il patron del Genoa.
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