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Stellone: “Pensiamo già al Palermo, per noi è quella la partita decisiva”

Stellone: “Pensiamo già al Palermo, per noi è quella la partita decisiva”

Il tecnico del Frosinone indica nella sfida coi siciliani lo snodo cruciale per evitare la retrocessione.

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Roberto Stellone ha parlato a Tuttosport della lotta salvezza e delle prospettive del suo Frosinone. Il tecnico dei ciociari non ha avuto dubbi nell'indicare nella sfida coi rosanero il momento topico di questo finale di stagione. "Questo campionato sfornerà ancora molte sorprese ed emozioni. La lotta per la salvezza si concluderà soltanto alla fine. In pratica, ora si svilupperà un torneo di 8 giornate. Che noi giocheremo alla morte. Sono molto fiero, orgoglioso di quanto stanno facendo i ragazzi. A Frosinone siamo uniti come un pugno: la squadra, la società, la tifoseria. Non si comprende ancora quanti punti serviranno per salvarsi, ma in linea di massima credo 37 o 38. Noi siamo a 27, il Carpi e il Palermo a 28, l’Udinese a 31, la Samp a 32. Ora avremo 4 partite chiave, prima di una sfida verità fondamentale, col Palermo in casa. Dovremo arrivare al match con i siciliani con almeno 6 punti in più rispetto a oggi. Adesso ci attendono 3 trasferte, con Genoa, Verona e Chievo. In casa, l’Inter. Ripeto: dobbiamo fare almeno 6 punti. Il Carpi sembrava spacciato, ma con due vittorie si è tirato su. Noi abbiamo dimostrato anche nell’ultimo match, pareggiato con la Fiorentina, che siamo carichi e in salute. Siamo tutti lì. Dalla Samp in giù può succedere di tutto. Atalanta e Torino salve? Virtualmente sì: 5, 6 punti li conquisteranno di sicuro".

Il tecnico del Frosinone ha commentato le voci che lo vogliono vicino al Torino per il dopo-Ventura. "Sì. Ma in questo momento sono concentrato solo sul finale di stagione, poi si vedrà. Io ho bisogno di stimoli sempre nuovi, mi nutro di emozioni. Anche per questo non amo i contratti lunghi: cerco fiducia, motivazioni ed entusiasmo, in primo luogo. Quanto al Toro... Io sono rimasto molto legato alle squadre in cui da giocatore ho vissuto le emozioni più forti e le soddisfazioni più grandi: Torino, Napoli e Genoa. Un giorno vorrei rivivere quelle emozioni anche da allenatore. Sono piazze da brivido per il cuore, oltreché prestigiose. Atmosfere speciali, con tifoserie eccezionali. Sono una persona determinata: idee chiare e coraggio. Amo da sempre le piazza calde, ricche di pathos. Ripeto: adesso fatemi realizzare quest’impresa con il Frosinone. Poi si vedrà".

I granata sono praticamente salvi, secondo l'allenatore del Frosinne. "D'accordo, non possono scherzare, fino a che non arrivano a 38, 40 punti. Magari noi e altri riusciamo a conquistare risultati inimmaginabili e alziamo la quota salvezza. Però il Toro ha un allenatore e una rosa di valore, e soprattutto ha già 33 punti. E’ questo che fa la differenza. Quanto a noi: le mie squadre hanno sempre fatto bene nel rush finale, sia per ragioni atletiche sia mentali. Dopo le due storiche promozioni dalla Lega Pro, abbiamo mantenuto l’ossatura della squadra: 18 giocatori erano al debutto in A. Da fuori ci davamo per morti già a Natale. Invece siamo ormai ad aprile e siamo vivi e vegeti. In piena corsa, anche se abbiamo uno dei budget meno ricchi. Siamo stramotivati, uniti e fiduciosi. Ecco il nostro scudetto. Ma non abbiamo ancora fatto niente. Dobbiamo salvarci".