Esordio amaro per il Frosinone, battuto in trasferta 4-0 dall'Atalanta nel posticipo della prima giornata del campionato di Serie A.
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Frosinone, Longo: “Contro l’Atalanta test probante, abbiamo bisogno di tempo per trovare la nostra identità”
Le dichiarazioni di Longo, al termine di Atalanta-Frosinone: gara che ha visto i giallazzurri sconfitti col punteggio di 4-0
I ciociari, ancora non al meglio della forma, hanno subito l'invettiva avversaria senza riuscire ad imporre il proprio gioco: la squadra è ancora da rodare, complici anche i numerosi volti nuovi arrivati durante la finestra estiva di mercato.
Moreno Longo, intervenuto ai microfoni di 'Sky Sport', al termine della gara ha così analizzato la prestazione dei suoi uomini: "Abbiamo incontrato una squadra che quanto a rodaggio era il peggior avversario, perché ha già tanta esperienza e quattro gare internazionali alle spalle. Era un test probante che sapevamo che poteva metterci in difficoltà. Finché siamo stati in partita siamo riusciti a tenere i ritmi alti dell’Atalanta. Tre dei quattro gol dell’Atalanta sono derivati da nostre palle perse - ha continuato il tecnico del Frosinone -. L’Atalanta non ci ha fatto fare molto di quello che avremmo voluto, per noi è stato difficile essere puliti a livello tecnico, strada facendo sapevamo che poteva peggiorare".
Il tecnico dei giallazzuri chiede tempo: "Abbiamo cambiato troppo, c’erano 16 giocatori nuovi, nell’undici titolare c’erano sette acquisti e sono anche giocatori arrivati con tempistiche differenti, qualcuno anche all’ultimo giorno di mercato. Me ne eravamo consapevoli, i playoff di Serie B sono finiti tardi e quindi il tempo era poco. Ora ci serve tempo e dobbiamo lavorare, in modo che questo gruppo possa diventare una squadra. Speriamo di farlo il prima possibile, ora pensiamo già a dopo la sosta cercando di essere più avanti di quanto siamo oggi".
L’inizio non è stato dei migliori, ma per Longo la salvezza è un obiettivo alla portata: "Pensiamo di aver attrezzato un gruppo che sia da salvezza, ne siamo convinti: giocatori come Hallfredsson, Molinaro, Sportiello magari potranno non bastare perché il calcio è fatto di squadra e in questo senso dobbiamo lavorare per trovare la nostra identità che ora per questioni di tempo non può esserci ancora - ha concluso -".
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