Parola a Dusan Vlahovic.
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Fiorentina, Vlahovic non si pone limiti: “Haaland? Posso arrivare al suo livello”. E su Ibra e Ribery..
Le dichiarazioni del gioiello viola classe 2000, Dusan Vlahovic
Rivelazione Viola, talento acerbo ma spiccante per senso della posizione, vizio del gol e atteggiamento grintoso in qualsiasi parte del terreno di gioco. Dusan Vlahovic - dopo una partenza in sordina- ha conquistato una maglia da titolare a suon di prestazioni prolifiche e di reti decisive per la franchigia toscana. In un'intervista rilasciata a Repubblica, l'ariete serbo ha affrontato diverse tematiche soffermandosi in particolare su un altro 2000 che sta conquistando l'Europa con il Borussia Dortmund: Erling Haaland. "Sarò presuntuoso, ma col lavoro duro e la testa giusta posso arrivare anche io al suo livello. Haaland lo guardo, cerco di capire come si muove e come finalizza. Però poi mi concentro sui miei punti forti e deboli, non è bello essere alto un metro e 90 e non far gol di testa. Ogni giorno provo qualcosa di diverso: i tiri di destro, lo stop spalle alla porta, l'uno contro uno e il dribbling. Il segreto è ripetere i movimenti all'infinito. Anche Ronaldo lavora sempre per migliorarsi, è la strada del campione".
E sul bomber svedese del Milan: "Ibra mi ha scritto e mi ha impressionato la sua dedica. Ha detto 'In bocca al lupo, ti auguro il meglio' e lo ha fatto in serbo, la mia lingua. È stato unico".
Chiosa finale di Dusan Vlahovic sul proprio compagno di reparto ex Bayern Monaco e sul proprio futuro: "Ribery è uno dei più forti degli ultimi 20 anni, un esempio. Guardandolo mi sono detto: 'Amico svegliati, qui non ci siamo'. Non mi piace parlare del contratto, siamo in una situazione di classifica non bella. Commisso farà di tutto per portare in alto la Fiorentina perché è ambizioso. In estate vedremo, sono aperto a ogni discorso".
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