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Fiorentina, Vlahovic: “Da bambino sognavo Ibrahimovic. Coronavirus? Vicini a medici e malati, sosteniamoli”

FLORENCE, ITALY - MARCH 31: Dusan Vlahovic of ACF Fiorentina in action during the Serie A match between ACF Fiorentina and Torino FC at Stadio Artemio Franchi on March 31, 2019 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

L'attaccante della Fiorentina, Dusan Vlahovic, racconta la sua quarantena

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Dusan Vlahovic si racconta.

Lo stop della Serie A, poi la positività al tampone per il Covid-19 che lo ha costretto ad osservare - come da prassi - la quarantena. Dusan Vlahovic racconta il suo periodo di isolamento, soffermandosi a parlare del complicato momento vissuto dall'Italia e dal calcio, durante un'intervista concessa ai microfoni del club gigliato.

 “Sto bene, spero anche voi, non vedo l’ora di abbracciarvi e di vedervi allo stadio. In questo momento sto vivendo in maniera particolare, ma il tempo passa, guardo serie, film, ascolto musica e mi alleno. Devo essere pronto se si ricomincia. Chi sta combattendo contro il virus deve avere forza e pensare che andrà tutto bene, i medici stanno facendo un lavoro straordinario. Continuiamo a sostenere iniziative come'Forza e Cuore'".

L'attaccante ha poi raccontato qualche retroscena della sua vita privata: "Reggaeton, trap italiano, musica serba: ce ne sono tanti, come Sfera Ebbasta, Dark Polo Gang, io sono giovane e ascolto loro. Libri? 'Il piccolo principe', per me è straordinario. Migliori giocatori serbi della storia? Dzajc e Vukotic, Mihajlovic e Jugovic. Fra i più recenti, Kolarov, Vidic, Tadic e Matic. Da bambino sognavo Ibrahimovic, ero piccolo quando lui ha iniziato la sua carriera, faceva cose straordinarie. Il miglior compagno per il calciotennis? Pulgar, senza dubbio, ha grande tecnica e conosce il gioco. La prima cosa che farò appena uscirò sarà abbracciare la mia famiglia, voi e i miei compagni. Forza Viola!”.