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Fiorentina, Viviano apre al ritorno: “Contattato anche in estate, vestirei volentieri la maglia viola”

MILAN, ITALY - APRIL 03:  Emiliano Viviano of UC Sampdoria reacts during the Serie A match between FC Internazionale and UC Sampdoria at Stadio Giuseppe Meazza on April 3, 2017 in Milan, Italy.  (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

L'ex portiere della SPAL ha parlato di un possibile ritorno alla Fiorentina

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Il futuro di Emiliano Viviano.

Dopo quattro anni con la Sampdoria, il portiere classe '85 aveva scelto di seguire il tecnico Sinisa Mihajlovic in Portogallo per vestire la maglia dello Sporting Lisbona, senza però riuscire a scendere mai in campo. Per tale motivo durante la scorsa sessione estiva di calciomercato, Viviano ha scelto di ritornare in Italia, precisamente in prestito alla SPAL, riuscendo subito a ritagliarsi un posto da titolare e collezionando 17 presenze fino al momento dello scoppio della pandemia di Coronavirus.

Terminato il prestito con la SPAL, Viviano dovrà dunque cercare una nuova squadra in cui continuare la sua carriera, e potrebbe addirittura ritornare in un club in cui è già stato in passato. Nel corso della sua avventura da calciatore professionista, il classe '85 ha vestito maglie molto prestigiose come quelle di BolognaPalermoFiorentina, dove è sempre riuscito a lasciare il segno.

Durante un'intervista ai microfoni di Lady Radio, Viviano ha svelato i progetti per il suo futuro:

"Ci sono tutti i presupposti per fare bene. Vedo entusiasmo, qualità e un ambiente rinato. Bisogna avere pazienza ma noi fiorentini spesso ne abbiamo poca. Non è sempre possibile fare come nel 2012 che cambi tutta la squadra e fai 70 punti. Ritornare? Volentieri, ascolterei le proposte. Con il Direttore (Pradé, ndr) ci sentiamo spesso. In estate mi aveva cercato, ma non ero il portiere giusto per far crescere Dragowski. In Curva? Tante trasferte. A Bergamo in Coppa Italia, gli anni di Bati e Edmundo. Quando posso vado volentieri in Fiesole. Per il futuro sto valutando tutte le ipotesi, c’è tanto in pentola. La Roma non mi ha cercato, ma diciamo che tornerei volentieri nelle piazze dove sono stato. Ognuna mi ha lasciato qualcosa di particolare. Se si esclude Firenze, direi che Genova è Genova".