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Fiorentina-Torino, Iachini: “Belotti è un pericolo, ma io ho i miei giovani. Addio Chiesa? Rispondo così”

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico della Fiorentina

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Poco più di ventiquattro ore e sarà Fiorentina-Torino.

Diversi sono stati i temi trattati dal tecnico della Viola Beppe Iachini, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro gli uomini di Marco Giampaolo, valida per la prima giornata del campionato di Serie A. Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Questa ripartenza non è molto diversa da come ci siamo salutati. Abbiamo dovuto accorciare la preparazione, c’è stato poco tempo, anche per conoscerci meglio. I ragazzi nuovi cercheremo di portarli nelle condizioni migliori nel minor tempo possibile. Le basi ci sono, vogliamo fare una stagione molto positiva, anche se c’è tanto da migliorare. Ho in mente di mandare in campo una squadra organizzata, che giochi un calcio di qualità. Non a caso a centrocampo sono arrivati certi profili. Con i cinque cambi avremo bisogno di tutti e di una squadra pronta in entrambe le fasi di gioco. Se riusciremo concretizzare più occasioni, allora potremo giocarcela con tutti", ha spiegato.

TORINO -"Vogliamo ripartire nel migliore dei modi, come abbiamo finito, con lo stesso approccio e piglio. Affrontiamo una squadra organizzata e con giocatori importanti. Ci vorrà subito una grande partita, grande attenzione. Vedremo come staremo fisicamente e anche a livello tattico. I ragazzi sanno che dobbiamo partire col piede giusto e con organizzazione. Giampaolo? Con Marco ci siamo affrontati tante volte. La sua squadra ha sempre un atteggiamento ben preciso. Poi in campo vanno i calciatori. Dovremmo essere bravi a far girare la partita sui binari giusti. Le partite si possono cambiare e decidere con un episodio o una scelta. Dobbiamo essere concentrati. Le prime partite è come quando si toglie la macchina dal garage dopo un po' di tempo: dobbiamo essere bravi a prenderla nella maniera giusta e con la giusta attenzione. Belotti? E' un ragazzo che ha esordito con me a 18 anni in Serie A. E' un pericolo in più per la Fiorentina ma io ho i miei attaccanti, i miei giovani che stanno migliorando e in futuro faranno parlare di loro in questo senso".

RIBERY E MERCATO -"Franck per noi è importante e non ci sono dubbi. Stiamo cercando di gestirlo al meglio perché ha una certa età e dobbiamo fare il massimo per portarlo sempre al top. E' tutto il gruppo però che deve essere bravo nelle due fasi di gioco per esaltare il singolo. Ci dà quel qualcosa in più che vogliamo e ci aspettiamo da lui. I ragazzi si conoscono e tutti sanno cosa devono fare.  Il gruppo per il 95% è pronto, poi mi fido del lavoro e delle parole di presidente e dirigenti. Se dovesse capitare qualche occasione interessante, sono convinto che la Fiorentina potrà dire la sua. Le idee sono chiare".

CHIESA E CASTROVILLI -"Finché Chiesa indosserà la maglia della Fiorentina dovrà lottare per tutta la gara, per il bene di tutti. Io sono concentrato sul fatto che possa restare, non ho segnali diversi. Il mercato è figlio di tante sorprese, ma quello che accadrà lo decideranno Commisso e Chiesa. Ad oggi è qui con la testa e il cuore. E lo ha dimostrato in ogni allenamento. Nel 3-5-2 qual è la collocazione di Chiesa? Noi nel corso della partita giochiamo con moduli diversi. Io voglio che la squadra cambi spesso e che sia meno prevedibile. Chiesa è punta, è esterno e farà quello che sa fare. L'anno scorso ha segnato 10 gol, un record personale. E deve avere la voglia di superare questo traguardo con l'aiuto dei compagni e aiutando i compagni. Ci aspettiamo da Federico il suo contributo importante. Castrovilli? Il numero di maglia lo individua nella storia di una società. E' un numero importante. Ha grossi margini di miglioramento e per crescere ancora deve aggiungere alle sue prestazioni qualche gol. Un centrocampista è al top quando fa 8-10 gol a campionato. Sto battendo il ferro per questo".

SINGOLI -"Bonaventura titolare? Lui e Borja Valero fanno parte di una scelta tecnica precisa: aumentare il livello dell'esperienza, del palleggio, della creazione delle palle gol. Loro due hanno queste caratteristiche. Giocano in più ruoli. Sono in una rosa di sei centrocampisti, con cinque cambi a partita. Un centrocampista deve sempre accompagnare l'azione e fare pressione. Domani se non gioca qualcuno non è perché non è bravo, ma perché farà parte delle rotazioni. Amrabat regista? Posso utilizzarlo anche in quel ruolo. Se riusciremo a trovare automatismo nei movimenti, faremo sempre meglio. Pulgar? Ha vissuto un periodo brutto col Covid, ma l'ha superato. Dovremo capire e verificare come sta perché questa malattia lascia diversi strascichi. Lo staff medico sta verificando qual è la sua situazione fisica e di salute".

DALLA DIFESA ALL'ATTACCO -"Ho sentito parlare di squadre che vogliono i nostri difensori. E' un motivo di orgoglio perché la difesa, da quando lavoriamo insieme, è diventata la migliore. Da tutti, però, mi aspetto sempre qualcosa di più. Una costanza di attenzione e concentrazione da parte di tutti, per tutti i 95 minuti. Il lavoro dei singoli e del reparto diventano fondamentali. Rotazione degli attaccanti? Valuteremo al momento. Abbiamo Vlahovic, Cutrone e Kouamé che devono crescere e migliorare. Hanno grandi prospettive. Non ci sono gerarchie perché dovremo utilizzarli in base agli avversari. Sono tre titolari e a seconda delle situazioni, uno partirà e gli altri potranno subentrare. Le partite si portano a casa nell'ultima mezz'ora e lì dobbiamo farci trovare pronti", ha concluso Iachini.

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