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Fiorentina-Roma, Montella: “La squadra ha dato tutto, è mancata fortuna. La dirigenza…”

MANCHESTER, ENGLAND - MARCH 13:  Vincenzo Montella manager of Sevilla looks on prior to the UEFA Champions League Round of 16 Second Leg match between Manchester United and Sevilla FC at Old Trafford on March 13, 2018 in Manchester, United Kingdom.  (Photo by Clive Mason/Getty Images)

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico viola Vincenzo Montella al termine di Fiorentina-Roma

Mediagol22

Un'altra sconfitta per la Fiorentina.

La Viola, in occasione dell'anticipo della diciassettesima giornata del campionato di Serie A, è stata sconfitta tra le mura amiche dalla Roma. I giallorossi hanno annientato i padroni di casa, mettendo a segno un poker.

Il tecnico dei toscani Vincenzo Montella, intervenuto al termine della gara ai microfoni di Sky Sport, ha commentato la prestazione dei suoi: "Potevamo anche vincere. Sul 2-1 potevamo cambiare la partita con un pizzico di fortuna. La squadra si è spesa e hanno dato tutto quello che avevano in corpo e lo ha capito anche il pubblico. Io sono qua e sono convinto che si possa invertire la tendenza. La classifica è molto brutta e per i valori della squadra al completo potevamo avere qualche punto in più. Per il resto ora tutto dipende anche dal mercato e dalla crescita dei ragazzi. I numeri sono brutti e vanno divisi tra lo scorso campionato e questo. Sono due esperienze diverse. Io sono qua, ho voglia di fare, la squadra mi segue e penso di poter dare qualcosa. Non ho parlato con nessuno. Il clima è brutto, c'è un po' di sconforto dovuto alla partita. Ora vanno in vacanza e il morale non può essere alto. Non ho fatto io il mercato. In un momento ho detto che per avere degli obiettivi si deve fare conto dei gol che abbiamo in rosa. Abbiamo fatto la squadra in 40 giorni ma non abbiamo raggiunto alcuni obiettivi. Quando abbiamo trovato la quadratura a livello tattico ci è mancato due giocatori in avanti. Ai ragazzi non posso rimproverare niente perché mi hanno dato delle risposte. Da fine mercato la società conosce il mio pensiero, sa che per fare il mio calcio c'è bisogno di qualcosa e non devo dire pubblicamente che cosa. La società sa cosa serve".