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Fiorentina, Delio Rossi: “Italiano come me. Vlahovic e Ribery? Dico la mia”

Fiorentina, Delio Rossi: “Italiano come me. Vlahovic e Ribery? Dico la mia”

Delio Rossi, ex tecnico di Fiorentina e Palermo, ha parlato del futuro della squadra viola con Vincenzo Italiano in panchina, analizzando i singoli e i possibili modelli di gioco del mister ex Spezia.

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Delio Rossi, ex allenatore, tra le altre, di Lazio, Palermo e Fiorentina, ha parlato ai microfoni di TMW Radio a proposito dell'ingaggio di Vincenzo Italiano sulla panchina viola, analizzando il percorso e la concezione tattica del tecnico ex Spezia: "Tra i giovani Italiano è quello che ha dimostrato più capacità. Non era facile vincere in B e salvarsi in A dove non aveva la squadra superiore alle altre. Ora arriva in una piazza importante e pretenziosa ma ha fatto la gavetta e ha le spalle coperte. E' fondamentale, conoscendo il tipo di allenatore - che è uno che mi somiglia - che sia supportato dalla società. Italiano mediaticamente non è Mou e sicuramente la Fiorentina è superiore alla Spezia e dunque entra in punta di piedi. Sicuramente servirà qualcuno adatto al suo sistema di gioco".

Si sofferma poi sui singoli: "Ribery? Come giocatore ha dimostrato di essere importante, lo avrei confermato, è di qualità. Nonostante l'età fa la differenza. Amrabat? Nel 4-3-3 sono fondamentali il centromediano metodista e il centravanti. Lui non mi pare abbia caratteristiche di play, mi pare più un giocatore da centrocampo a due. Nel Verona giocava in modo diverso dalla Fiorentina che verrà; è un giocatore che comunque si può adattare come centrocampista ma non come centrale. Però è un giocatore su cui la Fiorentina ha investito e occorre riciclarlo, le qualità le ha e occorre vedere perché non le esprime".

Ultimo commento su Dusan Vlahovic, talento classe 2000 che nell'ultimo campionato di Serie A, il suo primo da titolare, ha raggiunto la cifra di 21 gol stagionali: "Vlahovic ha qualità: a livello nazionale e internazionale è un giocatore futuribile, ma l'anno della consacrazione sarà questo: i giovani vivono di alti e bassi e devono confermarsi a certi livelli. Non so se è adatto al 4-3-3 però ha forza fisica e profondità: la scadenza del contratto è comunque il 2023 e mi pare un ragazzo motivato e con la testa a posto e coinvolto. Immobile ha fatto sfracelli nella Lazio ma nel nel 4-3-3 di Mancini faceva fatica".

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