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Fiorentina, Commisso: “I tifosi mi hanno accolto benissimo. Centro sportivo? Ecco quando sarà pronto”

Le dichiarazioni di Rocco Commisso, patron della Fiorentina, sul nuovo centro sportivo dei viola

Mediagol34

La parola a Rocco Commisso.

Il patron della Fiorentina, a un anno di distanza dall'approdo come nuovo proprietario del club viola, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni attraverso i canali ufficiali dei gigliati, esprimendosi in merito a diverse tematiche: "In questi mesi il mio italiano si è un po' arrugginito. Voglio iniziare col mio solito "grazie assai". Voglio ringraziare tutti per i messaggi che ho ricevuto, da Malagò a Gravina, da tutti i giornalisti ed ovviamente da tutti i nostri tifosi. Mi sono piaciuti tanto gli striscioni "io sto con Rocco", li ringrazio tutti. Stamani mi sono alzato presto ed ho pensato subito "questo è il mio compleanno da presidente viola". Sono andato al pianoforte ed ho suonato l'inno della Fiorentina. Ho viaggiato per tutta la mia vita, tornare in Italia era per me importante così da lasciare qualcosa al mio paese. Sono stato tantissimo tempo a Firenze, purtroppo poi c'è stata questa pandemia. Prima di rispondere alle domande dei giornalisti, voglio ricordare il mio amico Alessandro Rialti. È sempre stato bravissimo con me, tutti a Firenze lo ricordano con affetto. Ci mancherà molto".

TIFOSI - "Il calore incredibile della gente, l'accoglienza che ho trovato. La visita allo stadio con i tifosi, la tourneé in America. Essere nominato Magnifico Messere. Ho grandissimi ricordi, purtroppo non è facile tornare in Italia con questa pandemia. Ho ancora sulla giacca la spilla del Giglio che mi ha dato il Sindaco Nardella".

FORZA E CUORE - "Con la raccolta fondi Siamo arrivati ad oltre 800.000 euro raccolti. È stato bellissimo ricevere tanti doni, non solo da Firenze ma anche dall'America. C'è stata tanta paura per questo virus. Sapevo della situazione della famiglia Pradè, ma non abbiamo detto nulla. Ringraziando Dio siamo ancora tutti vivi, adesso possiamo ricominciare".

CENTRO SPORTIVO - "Abbiamo ripulito tutta l'area, abbiamo lavorato tantissimo. Voglio ringraziare il Sindaco Casini e l'architetto Casamonti, siamo ad un buon punto. Purtroppo questa pandemia ha rallentato tutto, me verso ottobre, forse prima, riusciremo ad iniziare i lavori. La novità è che questa settimana abbiamo firmato il contratto con il primo costruttore della villa che è stata liberata dopo ottanta anni. Sarà il centro sportivo più grande e più bello d'Italia, l'obiettivo è terminare tutto entro il 2020/21. Ci saranno tantissimo parcheggi, sia dentro che fuori al centro sportivo. In questo modo i tifosi potranno assistere da vicino agli allenamenti della squadra".

STADIO - "La mia volontà è la stessa. I soldi non sono un problema, la mia mentalità è sempre la stessa: fast fast fast. Sono deluso dal fatto che, dopo aver parlato per anni dello stadio, la città non aveva soluzioni da proporre. Abbiamo parlato della possibilità della ristrutturazione del Franchi, ma ci siamo incontrati con la sovraintendenza ed abbiamo capito che non possiamo fare lo stadio come vogliamo noi. I nostri tifosi non devono bagnarsi allo stadio quando piove. In America non ci sono più stadi costruiti 90 anni fa. Dopo c'è stata l'ipotesi della Mercafir. Sono andato in prima persona, mi hanno detto che ci sarebbero voluti 5 anni solo per spostare tutto. Ci sono stati tantissimi incontri, ma nessuno mi ha mai detto i costi ed i tempi".