Lo scorso 10 settembre l’ufficialità: Giacomo Bonaventura è un nuovo calciatore della Fiorentina.
serie a
Fiorentina, Bonaventura si presenta: “Firenze piazza ideale, ho detto subito sì. Milan e obiettivi, vi dico tutto”
Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal nuovo centrocampista della Fiorentina
Approdato alla corte di Beppe Iachini a parametro zero dopo lo svincolo, il centrocampista originario di San Severino Marche ha firmato un contratto che lo legherà alla società viola per i prossimi due anni (con opzione per il terzo anno). Diversi, dunque, sono stati i temi trattati dal classe 1989, presentato nella giornata di oggi alla stampa: dalla lunga esperienza al Milan, conclusasi di recente, alle sue caratteristiche. Ma non solo...
"Se mi aspettavo il passaggio alla Fiorentina a zero? Non mi aspettavo niente di particolare. Sapevo che questo sarebbe stato un mercato difficile, le squadre non si sono mosse tanto dopo il lockdown. Avevo qualche richiesta, ho preso tempo per pensare al mio futuro, poi mentre ero in Nazionale mi ha chiamato la Fiorentina e ho detto subito di sì perché è una grande squadra e la piazza ideale. In questa squadra ci sono tanti centrocampisti di qualità. Ma più concorrenza c'è, più si alza il livello. Sono qua per mettere a disposizione le mie qualità, spero di fare un campionato importante. Fisicamente sto bene, sono pronto", sono state le sue parole.
IL CONTRATTO - "Qua ho sempre trovato una grande atmosfera, quando mi ha chiamato Pradè non ci ho pensato molto. Ho firmato per due anni con opzione per il terzo. La Fiorentina è una squadra costruita bene, ha un bel mix di giovani ed esperti. Ci sono squadre più attrezzate, ma la squadra si è rinforzata e noi giocheremo ogni gara al massimo per prenderci un posto in Europa. Quando Pradè mi ha chiamato mi ha parlato dei tanti giovani di talento che già lo scorso anno hanno fatto belle cose. La società ha voluto prendere giocatori come me per aiutare i giovani a crescere. Non c'è un obiettivo in particolare, ma anno dopo anno questa squadra deve crescere e arrivare il più in alto possibile. Io in passato vicino alla Fiorentina? Qualche anno fa c'era stato qualcosa, a Firenze c'era Pradè e io ero all'Atalanta. Alla fine sono andato al Milan, ma ci siamo incontrati adesso".
MILAN - "Non ci sono rimasto male. Già dal 1° gennaio sapevo che non sarei rimasto. Ho cercato di finire la stagione nel migliore dei modi ma sapevo che sarei andato via. L'immagine di me in ginocchio a San Siro? Sono rimasto lì perché ci tenevo a stare un attimo da solo dopo tanti anni a San Siro. E' stato un momento in cui ho provato gratitudine per ciò che sono riuscito a fare lì".
DA RIBERY A CUTRONE -"Ho fatto un paio di allenamenti con Ribery, non avevo mai avuto il piacere di conoscerlo. E' un grande campione. Poi mi sembra una persona disponibile, mi ha accolto bene. Cutrone? L'ho visto carico come sempre. Ha voglia di far bene, ha tanta adrenalina e spero possa fare un grande campionato. Cosa mi ha trasmesso Ibrahimovic e cosa può trasmettere Ribery? In comune penso che abbiano la voglia di vincere, di allenarsi seriamente, con intensità. Questa è la mentalità che li accomuna e quella che li ha resi grandissimi giocatori. Queste sono cose che ho imparato da Ibra, ma si vede che anche Franck è così".
RUOLO E NON SOLO - "La Fiorentina ha un centrocampo ben assortito, ci sono giocatori di qualità e di quantità. Io un regista offensivo? Non saprei, sono un centrocampista avanzato, una mezzala. Nel calcio di oggi le mezzali devono saper attaccare ma pure difendere, creare quando si ha il pallone ma pure faticare per recuperare. Cercherò di aiutare la squadra in entrambe le situazioni. Considerando i tanti attaccanti e i tanti centrocampisti credo che la Fiorentina abbia il potenziale per segnare molti gol. Stiamo preparando dei movimenti per essere più efficaci. Gli attaccanti fanno la differenza, ma anche noi centrocampisti dovremo dare il nostro contributo", ha concluso.
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