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Inter-Shakhtar Donetsk, Lucescu: “Svelo un segreto ai nerazzurri, sul mio passaggio alla Dinamo Kiev…”

Le parole di Mircea Lucescu in vista della semifinale di Europa League

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"Per l'Inter non sarà una gara facile".

Parola di Mircea Lucescu. Lo storico tecnico di Shaktar Donetsk  e Inter- oggi alla guida della Dinamo Kiev - ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista della semifinale di Europa League che vedrà affrontarsi proprio le sue due ex squadre. Durante i tanti anni trascorsi a Donetsk (dal 2004 al 2016) e  il legame instauratosi tra l'allenatore e i tifosi ucraini, proprio questi ultimi non hanno però digerito il passaggio di Lucescu ai rivali storici. L'ex Ct della Turchia ha, infatti, replicato ad alcuni pesanti insulti ricevuti in seguito alla sua decisione professionale: "Prima di tutto devono sapere perché l'ho fatto. Dovevo tornare in campo, dare emozioni, dare qualcosa ai giovani. Prima di morire è bene vivere, ho deciso di fare così. Per Shakhtar rimango una leggenda ma avevo bisogno di competizione, stare in campo, sentire l'atmosfera. Perché il calcio è molto bella. Non è una questione di contratti, di niente, solo di ritornare a lavorare. Credo sia un bell'esempio per tutti quelli di 70 anni: possono ancora vivere e dare tanto ai giovani".

Chiusa tale parentesi il tecnico si è concentrato sulla semifinale di Europa League:  "È difficile battere lo Shaktar, perché sono arrivati a un'organizzazione di gioco, ci sono calciatori e un sistema di gioco che è sempre quello, un livello tattico molto alto. Non sarà facile per l'Inter. Sarà molto interessante fra una squadra che ha gioco e organizzazione, contro un'Inter che ha individualità. Noi abbiamo creato un sistema molto importante, con difensori ucraini dietro, con giocatori offensivi brasiliani che hanno qualcosa sul piano tecnico- ha proseguito Lucescu - . In questo momento loro sono nettamente superiori nel campionato ucraino. Lo Shakhtar non è cambiato molto in questi anni, c'è sempre la stessa idea di gioco. Le ripartenze dell'Inter possono fare male agli ospiti. Giocatore più pericoloso? È cresciuto molto Alan Patrick - ha affermato Lucescu - , è tornato quando lo Shakhtar ha lasciato andare Douglas Costa, Teixeira e Mkhitaryan. È fondamentale a metà campo, gli altri dipendono da quel che capita. Lui e Marcos Antonio sono bravissimi. Marlos è eccezionale, con Taison. E poi Junior Moraes fa gol sempre, questi ultimi tre sono i più importanti. Non dimentichiamo Kovalenko"

Chiosa finale sul arrivo di Pirlo alla Juventus e sulle sue simpatie italiane: "Pirlo? Era un giocatore molto equilibrato, non poteva stare fuori dal campo. Pirlo e Baronio erano amici, non è una sorpresa ritrovarli insieme. Sono convinto farà molto bene, ha una grandissima esperienza internazionale. Chi tiferò in semifinale? Allo Shakhtar ci sono i miei ragazzi, mentre l'Inter è la mia squadra italiana. Forse cambierà qualcosa con Baronio alla Juventus. Per lo Shaktar c'è comunque tempo per vincere un altro trofeo. Potevamo farlo di nuovo ma abbiamo perso la semifinale contro il Siviglia. Ora lo Shakhtar, vedendo le altre, ha possibilità di vincerlo".