Euro2020, Croazia e Scozia non si inginocchieranno contro il razzismo. Il motivo

Croazia e Scozia hanno annunciato che non eseguiranno il gesto del 'Black Lives Matter', l'inginocchiarsi contro il razzismo divenuto ormai consuetudine, prima delle loro partite di Euro2020.

Ad annunciarlo sono le stesse federazioni che sottolineano che il gesto abbia perso valore non riuscendo a cambiare concretamente la situazione, e che si impegneranno comunque a battersi per sconfiggere ogni forma di discriminazione. 

"I giocatori della nazionale croata hanno deciso insieme prima dell'amichevole contro il Belgio che non si sarebbero inginocchiati e sono rimasti rispettosamente in silenzio durante il simbolico gesto dei loro colleghi belgi. Rispettiamo la posizione dei giocatori su questo e non imporremo l'obbligo per i giocatori croati di mettersi in ginocchio, poiché questo gesto non ha alcun legame simbolico con la lotta contro il razzismo e la discriminazione nel contesto della cultura e tradizione croata".

Posizione ribadita anche dal CT della Scozia Steve Clarke in conferenza stampa: "Gli eventi recenti e gli eventi passati mostrano che devi continuare a cambiare la mentalità delle persone sul razzismo. Quando ci è stato proposto per la prima volta di inginocchiarci abbiamo accettato. A nostro avviso, in quel preciso momento, era una manifestazione molto forte, che poteva tradursi in qualcosa di molto potente. Dopo diversi mesi, il messaggio si è diluito. E il razzismo esiste ancora, ed è qualcosa di inaccettabile. Dunque abbiamo pensato che prendere una posizione contraria all'inginocchiarsi riapra il dibattito. La squadra nazionale maschile scozzese continuerà a prendere comunque posizione contro il razzismo".