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PRESS ROOM ROSANERO, PERINETTI: “IL BILANCIO SUL NOSTRO MERCATO. COSI RECUPEREREMO HERNANDEZ…”

di Noemi Cusano Stop alle trattative, alle 23 di ieri sera si è concluso il mercato estivo. Sembrava sarebbe potuto essere il giorno delle rivoluzioni, ma davvero poco è cambiato nel.

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di Noemi Cusano Stop alle trattative, alle 23 di ieri sera si è concluso il mercato estivo. Sembrava sarebbe potuto essere il giorno delle rivoluzioni, ma davvero poco è cambiato nel rush finale in casa Palermo. Adesso è tempo di bilanci, e a prendere la parola questoggi in sala stampa è stato il responsabile dellarea tecnica Giorgio Perinetti. "Io sono un po sorpreso da quello che ho letto nel giornale di stamattina. I numeri bisogna leggerli e soprattutto saperli interpretare. Ho qui un foglio con uscite ed entrate, sono 38 e 13. Io sono uno che non è mai soddisfatto, perché si deve sperare sempre di far meglio. In linea pratica, è stato fatto quello che era stato deciso ad inizio mercato, quello che sembrava funzionale alle sorti della squadra - ha spiegato il dirigente rosanero -. Il risultato determina il risultato finale di quello che si fa. Si parla di tesoretto, ma ci sarebbe da parlarne più approfonditamente delle operazioni in entrata e uscita. Il mercato si è chiuso in attivo perché la retrocessione ha costi imponenti per qualunque società. Non si può pensare di spendere tutto il paracadute per reinvestirlo nel mercato e tutto il ricavato del mercato per comprare giocatori, perché il costo più importante della società sono i costi del lavoro e i costi di gestione. In linea teorica - ha proseguito Perinetti -, dico che si può sicuramente far meglio. Poi quello che non si è preso oggi si può prendere a gennaio. Crediamo di aver fatto quello che serviva per realizzare il nostro progetto tecnico". Conferenza stampa fiume di Giorgio Perinetti a mercato chiuso. Solo il campo, però, potrà giudicare loperato del club. "Servirà tempo per vedere il valore di questa squadra, anche perché adesso ci sono infortuni e altre assenze che pesano nel giudizio finale. Nel momento in cui sarà completo sarà sicuramente allaltezza del campionato che andremo ad affrontare. Io ho vinto negli ultimi 5 anni i campionati con Bari e Siena, ma questa squadra è più forte di entrambe quelle formazioni. Il mercato labbiamo fatto con Gattuso. Cerchiamo sempre di fare il mercato con lallenatore. Questo mercato è nato a Vergiate col Gattuso e col presidente. Il tecnico ha condiviso sempre le nostre scelte". Le clamorose dichiarazioni di Abel Hernandez avevano praticamente sancito un virtuale addio dellattaccante. Ma il Palermo ha voluto fortemente blindare luruguaiano, che resta in Sicilia. "Da un mese sentivo dire che Hernandez e Sorrentino sarebbero andati via, ma ho sempre detto che ogni ora che passava avvicinava Abel alla permanenza. Perché era impensabile venderlo in poche ore e sostituirlo. Poi le offerte non erano così importante come qualcuno ha immaginato. Abel è giovane, i suo agenti hanno fatto di tutto per spingere alla cessione, però non possono guadagnarci Penarol, agenti, giocatore e perderci solo il Palermo. La sua conferma è un atto anche di stima e di merito perché sappiamo quanto può valere. Giocatori come Batistuta sono stati al mondiale dalla Serie B, pensiamo che passato quel momento di delusione lo vedremo propositivo come sabato sera con la fascia da capitano. La fascia sarà confermata sul braccio di Abel? Cè una gerarchia, in assenza di alcuni giocatori è andata ad Hernandez, non possiamo sovvertirle a piacimento". "Le dichiarazioni erano preparatissime da parte del procuratore. Esternate da lui ma sinceramente molto ritoccate - ha dichiarato Perinetti a proposito della querelle che ha visto protagonisti la Società, Hernandez ed il suo agente -. I procuratori pensano sempre a guadagnare di più e di far guadagnare di più ai loro assistiti. Secondo me la vera medicina per Abel è il campo di calcio. Un giocatore pensa ai soldi e alla carriera, ma poi è sul campo che trova la propria essenza. Sarà una visione romantica, ma io la vedo così. Poi anche lo spogliatoio sarà la cura. I compagni e lo spogliatoio saranno troppo importanti, gli trasmetteranno la stima e la motivazione giusta. Deve anche ripagare una società che lha portato in Italia, lha curato, lha fatto ritornare in forma, mentre altre società lavrebbero buttato via. Poi non è che abbiamo mai detto che rimarrà a vita a Palermo, magari un giorno società anche più prestigiose lo cercheranno. Lo auguro a lui, magari facendo bene al mondiale". "Ho avuto modo di intercettare messaggi di agenti vicini al ragazzo che cercavano di sollecitare interviste ad Hernandez. Non lo voglio scusare, però è comprensibile - ha spiegato Perinetti -. Come nel discorso di Sorrentino, se ci fosse stata la possibilità di accontentarlo lavremmo fatto. Perdere però un patrimonio tecnico di quel peso sarebbe stato un peccato. Sul peso delle dichiarazioni sarei clemente, abbiamo un regolamento interno e applicheremo quello". Dubbi, inoltre, sul cartellino dellattaccante uruguaiano. Il Palermo, pur essendo proprietario del giocatore al cento per centro, in caso di cessione dovrà dividere la percentuale con il Penarol ed il procuratore. "Non posso entrare nei dettagli, ma sono situazioni che sono frequenti per i sudamericani. Sono percentuali che si applicano alla plusvalenza, non è una multiproprietà. Se il Palermo deciderà di cederlo dovrà riconoscere delle percentuali. E un discorso articolato, ma che lascia il Palermo libero di decidere quando vendere e se vendere". Il club siciliano è riuscito anche a trattenere Stefano Sorrentino. Di offerte concrete per il numero uno rosanero non ne sono mai arrivate. "Sorrentino non è mai stato un caso. E un giocatore arrivato a gennaio dopo un grosso investimento. Siamo andati in B e lui non ha mai detto di volere andare via da Palermo. Ha chiesto di andare a Nord se capitava loccasione per problemi familiari. Siccome non si è concretizzata questopportunità è rimasto serenamente da noi". "Abel è indiscutibile a livello di valore tecnico. Le 21 altre società di Serie B vorrebbero Hernandez in squadra. Dybala è un giocatore assolutamente allaltezza di esplodere qui - ha dichiarato il dirigente, a proposito dellattacco rosanero, in queste prime gare poco incisivo -. Sicuramente farà meglio nelle prossime partite. Voi mi volete far dire che avremmo dovuto prendere lesperto di categoria, ma noi abbiamo fatto queste scelte facendo un attacco con Dybala, Hernandez, Belotti e Lafferty e mi sembra un reparto attrezzato. Per noi Abel in questa categoria è un valore assolutamente aggiunto". Lorganico del Palermo si è arricchito di due giovani innesti, lattaccante Andrea Belotti e il centrocampista Valerio Verre. A tal proposito è intervenuto Perinetti in sala stampa. "Abbiamo preso due ragazzi per fare un investimento sul futuro e sul presente. Uno è il centravanti dellUnder 21, è un acquisto sottovalutato. Lanno scorso il centravanti dellUnder 21 era gente come Immobile, Destro. Speriamo faccia questa strada. Verre è stato convocato anche lui in nazionale, speriamo possa raggiungerci sabato ed essere a disposizione per la gara di domenica. E un centrocampista richiesto dal mister, è diverso per caratteristiche da quelli in organico". Lacquisto di Verre sembra stridere con la cessione a titolo temporaneo di Nicolas Viola. "Verre non ha le caratteristiche di Viola. Secondo noi Viola è bravo, ma per caratteristiche non serviva al nostro centrocampo. Lanno scorso ha anche avuto momenti particolari. Quando sono tornato ho cercato di ridargli dignità professionale. E sempre nostro al 50 per cento, ci siamo opposti alla sua cessione definitiva. Però Viola in un centrocampo a 2 non ci sta". Emiliano Viviano è, invece, un nuovo giocatore dellArsenal. Secondo il responsabile dellarea tecnica, si tratta di una cessione prestigiosa per il club. "Ci fa piacere sottolineare che un portiere come Viviano ha trovato posto allArsenal. Ci fa piacere perché ci fa relazionare con un grande club come lArsenal. Era il portiere titolare della squadra che ha perso la Champions a pochi minuti dalla fine, pur tra qualche errore ha trovato una collocazione meritata". Inizio di campionato turbolento per il Palermo. La panchina di Gennaro Gattuso sembra già traballare. Giorgio Perinetti, però, ha rassicurato il tecnico. "Ho letto che anche Di Francesco rischia a Sassuolo, il rischio ormai è alimentato ed esagerato dal sistema. Fa parte del nostro mondo. A noi interessa analizzare con grande attenzione le cose. Stabilità e continuità sono alla base di qualsiasi impresa che si voglia fare, ma analizzando il lavoro di Gattuso, che ho conosciuto da calciatore: sempre corretto, anche se duro, sempre sorridente e concentrato sulla gara. Gli abbiamo dato a lui questa possibilità e la sta portando avanti con grande responsabilità e professionalità - ha spiegato il dirigente rosanero -. Ha creato un gruppo solidissimo, cementando gruppo e staff come lanno scorso non era successo e che secondo me è stata la vera causa iniziale dei disastri quando abbiamo iniziato lanno con Sannino. Questo è già un grande risultato. Poi serve un miglioramento nel gioco, che a Modena non abbiamo visto e che a Empoli non avremmo potuto vedere a causa dellespulsione. Poi linizio vede più partite in trasferta che fuori, contro squadre forti. Certamente a Modena abbiamo fatto un buon primo tempo, meno bene il secondo. Con lEmpoli eravamo in dieci e non è stato semplice. Ci aspettiamo che migliori la manovra. Ma una squadra così rinnovata è normale che non abbia unimmediata riuscita a livello di progetto tecnico. Vista lapplicazione che mette lo staff e lo stesso Gattuso non ci vorrà molto tempo. Però sappiamo che sarà una partita difficile, perché il Padova in casa ha perso col Trapani e sarà bellicoso e ha anche comprato nuovi giocatori". La questione allenatori ha indubbiamente creato non pochi problemi allambiente rosanero negli ultimi anni. "A Palermo cè sempre stato un certo movimento a livello di allenatori, però questanno di diverso cè un rapporto schietto e diretto a livello assoluto - ha dichiarato il responsabile dellarea tecnica -. Per questo io nemmeno so cosa si dicono. Magari se ne dicono di tutti i colori ogni giorno. Posso dire che Sannino e Zamparini non parlavano così, si vedevano occasionalmente. Nemmeno con Gasperini. Con Malesani poi non ha fatto in tempo nemmeno a prendere il numero di telefono. Poi se questo è utile o inutile non lo so, ma non cè bisogno di intermediari". Sui numerosi infortuni che stanno incidendo sulle prime uscite stagionali, il dirigente rosanero è stato chiaro. "Dobbiamo valutare un po le condizioni dei giocatori che sono in dubbio dal punto di vista fisico. Anche recuperandone qualcuno non sarà nella forma ottimale. Abbiamo fatto unanalisi, sono un attimino da valutare. Però sia quello di Munoz che quello di Barreto sono non prettamente muscolari, hanno complicazioni muscolari, ma arrivano da contrasti o movimenti sbagliati. Anche per Daprelà non si può parlare di infortunio riconducibile alla preparazione. Però è vero che abbiamo fatto una preparazione durissima, è tesa a raggiungere una forma che duri fino alla fine del campionato". A margine della lunga conferenza stampa del responsabile dellarea tecnica Giorgio Perinetti, si è parlato anche del caso Santiago Garcia. Il giocatore, ora al Werder Brema, ha chiesto e ottenuto il trasferimento altrove. "Con Garcia la società ha dimostrato una certa coerenza, ma anche una certa determinazione per difendere il suo patrimonio e la sua immagine. Non si può accettare che un giocatore sempre tutelato dal club, ricorderete quanti interventi a suo favore abbiamo fatto, denunci un fatto strano che metta in cattiva luce il comportamento di una città che è stata sempre civile. Non si può dire che sono arrivati due incappucciati sotto casa a dirmi di andare via e per questo sono libero. Ammesso che sia successo questo non ha inficiato la sua professione. Ha sempre giocato, tanto che la stampa spesso ha anche enfatizzato il momento del giocatore che da anatroccolo diventava principe. Ho detto al padre che non può dire certe cose quando veniva qui a fare le grigliate: vi sembra un clima di terrore? Siamo stati molto attenti, abbiamo fatto un esposto alla Fifa. Hanno fatto una triangolazione con una società sudamericana cercando di tornare in Europa a zero euro. Per fortuna si è ricomposto tutto. Giocherà nel Werder, speriamo il meglio possibile in modo che venga riscattato, allora diventerà una cessione come tutte le altre". Il Palermo, dopo la retrocessione, non ha perso il suo appeal. A confermarlo, in chiusura di conferenza, Giorgio Perinetti. "A Modena cerano una schiera di allenatori e direttori sportivi a seguire la partita. E anche la curiosità di vedere una squadra nuova. E una piazza in cui tutti vogliono a lavorare. Non mi risulta ci siano stati rifiuti. Tutti verrebbero a lavorare con Zamparini".