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Carrozzieri si racconta: “Fui vicino alla Juventus, adesso gestisco due locali. Allenatori? Ho litigato con Ballardini…”

Carrozzieri si racconta: “Fui vicino alla Juventus, adesso gestisco due locali. Allenatori? Ho litigato con Ballardini…”

L'ex difensore nativo di Giulianova parla del suo passato calcistico, tornando a parlare anche della sua lunga squalifica rimediata per doping

Mediagol92

Moris Carrozzieri torna a parlare.

L'ex possente difensore centrale di Palermo e Sampdoria ha avuto una carriera fatta di alti e bassi, con in mezzo anche una lunga squalifica dovuta al doping rimediata proprio durante la sua esperienza in maglia rosanero. Intervistato da "Ilposticipo",Carrozzieri ha rivelato che adesso si occupa di tutt'altro: "Sono lontano dal calcio. Gestisco un locale a San Benedetto. Anzi, due locali. Uno di fronte all’altro. Una pasticceria e un lounge bar che è anche ristorante pizzeria. Il calcio non mi manca, anzi, vedendo chi gioca adesso proprio per niente. Forse ho un po’ di nostalgia per lo spogliatoio, il luogo in assoluto più divertente".

I ricordi delle buone prestazioni sul rettangolo verde riaffiorano nella mente dell'ex difensore: "L’esordio con la maglia della Sampdoria contro l’Inter e le vittorie con il Milan e a Torino con la Juventus - ha raccontato Carrozzieri -. Ricordi che mi rimangono impressi. Il momento peggiore è quello legato alla squalifica, ma non cerco scuse, sono stato l’unico colpevole. Ho sbagliato. Sono caduto e mi sono rialzato. Sono stato fortunato perché i miei genitori, mia sorella mi sono stati sempre vicino".

Carrozzieri aveva anche raggiunto l'accordo con la Juventus, ma sfortunatamente per lui non se ne fece più nulla: "Sono soddisfatto della mia carriera. A parte gli errori, non ho rimpianti. È stata colpa mia. L’unico colpo di sfortuna è stato nel 2006. Giocavo in prestito all’Arezzo, ma era fatta. Avevo un accordo con la Juventus, con Luciano Moggi. Poi, a causa di calciopoli, è sfumato tutto".

Tanti i campioni affrontati, ma Carrozzieri non ha dubbi su chi sia stato il più forte: "Ibrahimovic, un giocatore che ti metteva in grande difficoltà sul livello fisico. Ma c’erano anche tanti altri calciatori con cui, non appena avevi un momento di distrazione, prendevi gol. Come Inzaghi. Non lo vedevi mai e poi ti faceva gol. E ancora gente come Vieri, Totti, Del Piero, non ti perdonavano nulla. E anche i difensori erano diversi. Nesta, Thiago Silva, Materazzi, Stam. Era un altro calcio. Oggi non mi ci riconosco anche se ho smesso da poco".

Infine, Carrozzieri ha concluso parlato della storica scaramuccia avuta con Davide Ballardini: "Forse l’unico allenatore con cui ho avuto qualche problema è stato Ballardini. Mi è dispiaciuto di come ha gestito certe situazioni. Avrebbe potuto chiamarmi da parte per spiegarsi e non farlo davanti a tutti. Solo questo. In generale ho sempre accettato con serenità le scelte dei tecnici. Ho sempre giocato perché in allenamento davo il massimo".