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Gilardino-Mediagol: “Calcio e Coronavirus? Non siamo medici, ma la Pro Vercelli ha preso una posizione chiara. Italia del 2006 con la Croce Rossa, il nostro gesto…”

L'intervista esclusiva concessa da Alberto Gilardino, campione del mondo con l'Italia nel 2006 ed ex bomber di Milan, Fiorentina e Palermo, alla redazione di Mediagol.it

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Alberto Gilardino e il gol: una simbiosi perfetta e indissolubile. Oltre 200 gol complessivi realizzati nell'universo del professionismo, ben 188 in Serie A, score impressionante che gli è valso il nono posto nella classifica dei marcatori All-Time del massimo campionato italiano.  Uomo pacato, sobrio e razionale, calciatore dal talento cristallino ma al contempo pragmatico ed essenziale. Professionista lineare ed impeccabile, mai un atteggiamento plateale o sopra le righe. Poche parole, tantissimi gol. Al silenzio come esercizio di stile in momenti critici  in cui si sprecavano amenità e strumentalizzazioni dialettiche di ogni sorta, faceva da contraltare il rumore assordante dei fatti. Il bomber classe 1982 ha sempre fornito le adeguate risposte e spazzato ogni dubbio all'interno del rettangolo verde, gonfiando con sistematica puntualità le reti avversarie e contribuendo ai prestigiosi traguardi conseguiti dai club in cui ha militato. Maglie intrise di storia e tradizione, dal Milan pluridecorato di Carlo Ancelotti alla brillante Fiorentina di Prandelli, Gilardino è stato protagonista dei primi capitoli della favola Parma dopo gli esordi promettenti a Piacenza e Verona, ha segnato a raffica e vinto in ogni categoria. Le casacche gloriose di Bologna, Palermo e Genoa, l'esperienza vincente in Cina con il Guangzhou Evergrande. Una carriera intensa, variegata e di altissimo lignaggio, culminata nella conquista della Coppa del Mondo con l'Italia di Marcello Lippi nella trionfale cavalcata azzurra in Germania nel 2006. Una Champions League sollevata al cielo con il Milan, club con cui ha conquistato anche Supercoppa Europea e Mondiale per club. L'umiltà, la voglia di apprendere e migliorarsi, il coraggio di rimettersi in gioco. Tutte prerogative insite nel bagaglio tecnico e umano di Alberto Gilardino che hanno contribuito a consacrarlo uno degli attaccanti più prolifici ed efficaci nella storia del calcio italiano. Un patrimonio prezioso in dote all'uomo ed al calciatore che ha ispirato il nuovo percorso professionale dell'ex Milan e Palermo, oggi giovane e capace tecnico della Pro Vercelli che disputa il campionato di Serie C. L'emergenza Coronavirus e le inevitabili ripercussioni nel mondo del calcio e nella vita quotidiana sono stati oggetto di approfondimento da parte dell'ex bomber della Nazionale italiana nel corso di un'interessante intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.

"I provvedimenti delle Istituzioni calcistiche in seguito all'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus? Purtroppo non siamo medici e non possiamo dire se le misure sono state corrette e tempestive, non credo che possiamo entrare nei particolari nel merito specifico di questa delicata questione. Per quanto mi riguarda, in qualità di allenatore della Pro Vercelli, posso affermare con certezza che il nostro presidente, Massimo Secondo, è stato uno dei primi che ha detto basta e che ha fermato di fatto l'attività agonistica della squadra e interrotto gli allenamenti. Lui lavora con le case di cura e toccava quotidianamente la realtà della diffusione del Coronavirus e la gravità delle relative conseguenze, quindi sapeva realmente di cosa si stava parlando e ha dunque deciso di fermare tutto. Lo stato d'animo attuale dei miei calciatori? Per il momento i giocatori li sento tutti giorni tramite i preparatori atletici e anche personalmente, c'è un programma personalizzato che stanno seguendo a casa, lavorando nelle loro abitazioni, dato che non si può uscire. Ho detto loro di stare tranquilli e ho cercato di trasmettere positività in questo momento, ci sarà poi tempo e modo per poter lavorare. Una situazione complessa e non semplice da gestire e affrontare, soprattutto per chi è in prima linea come medici, operatori sanitari e volontari, non certo per noi che dobbiamo stare a casa ma che abbiamo comunque del tempo libero da poter sfruttare e condividere con le nostre famiglie. Momento difficile e complicato sicuramente per chi lavora ogni giorno in ambito medico-scientifico e negli ospedali per cercare di migliorare la situazione.  Iniziativa di solidarietà dei campioni del mondo 2006? Nell'ultimo periodo con  tutti i ragazzi del Mondiale 2006 con cui ho condiviso quella grandissima cavalcata trionfale in Germania ci siamo sentiti con più costanza. Insieme abbiamo deciso di mettere in atto questa iniziativa, ovvero promuovere una raccolta fondi da destinare alla Croce Rossa italiana. Un aiuto concreto e sostanziale per quanto concerne il reperimento di presidi e strumenti di prevenzione e protezione,  materiali idonei e kit necessaria fronteggiare nel migliore dei modi questa fase di estrema emergenza che in questo momento sono fondamentali. Possiamo trovare qualsiasi informazione specifica e le modalità per aderire all'iniziativa all'indirizzo www.gofundme.com/f/italiawc2006, ovviamente chiunque volesse contribuire alla nobile causa effettuando la sua donazione ben venga".