Il calcio senza la passione dei tifosi perde gran parte della sua essenza.
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Coronavirus, Spadafora: “Riapertura degli stadi ai tifosi? Niente date, ma vi spiego i nostri piani”
Le dichiarazioni del Ministro dello Sport
Il silenzio assordante che riecheggia negli stadi nel corso delle gare disputate a porte chiuse è davvero una condizione anomala e innaturale per quello che è ancora oggi lo sport più amato e seguito del mondo. Il calore, i colori, le voci dei tifosi che assiepano gli spalti rendono magica ed elettrica l'atmosfera dei novanta minuti, divenendo un vero e proprio fattore dirimente, emotivo e motivazionale, dallo straordinario peso specifico. L'emergenza legata alla pandemia da Covid-19 ha purtroppo costretto il mondo del calcio prima a fermarsi del tutto, quindi a riprendere con l'accesso allo stadio inibito al pubblico per le ragioni ormai note. Quando saranno maturi i tempi per rivedere i tifosi straripare di passione all'interno degli stadi? A questo quesito ha provato a rispondere il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, nel corso di un'intervista concessa a Radio Punto Nuovo.
"Il ritorno dei tifosi allo stadio? Parlare di date in questo momento è errato. Vediamo tra due settimane, in relazione ai dati sui contagi dopo la riapertura delle scuole. Soltanto dopo potremo aprire ad una riflessione seria sul tema. Il mio auspicio, come ministro dello Sport, è che i tifosi possano tornare allo stadio, tutti siamo interessati a questo. In precedenza abbiamo mantenuto un atteggiamento di rigore e proprio questo ci ha permesso di ripartire col campionato."Vediamo come vanno i contagi, poi ragioneremo con il CTS e la Lega di Serie A. Non voglio riaprire soltanto gli stadi, ma anche le strutture per le altre competizioni. Faccio i miei auguri alle società e ai presidenti, affinché tutti possano ripartire nel migliore dei modi".
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