serie b

Sudtirol-Palermo, Dionisi: “Gara difficile, loro più esperti. Napoli e Brunori…”

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Tutte le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico rosanero in vista della sfida in programma lunedì al "Druso".
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28/09/2024 - 14:45
CONFERENZA STAMPA

“Abbiamo tanti centrali, ma con percorsi diversi. Lucioni è il più esperto, è importante nella squadra come lo è Sirigu. Baniya era la prima partita che giocava titolare, è uscito per crampi. Devo capire chi starà bene e chi sarà al 100% per tutta la partita. Farò delle valutazioni. Faccio affidamento su tutti. Il rientro dei ragazzi è importante per me e per la squadra. Baniya ha dato risposte positive. Sudtirol? Squadra che rispettiamo, una squadra tosta che ha vinto due delle tre partite negli ultimi minuti. Squadra che non molla mai che ha fisicità ed esperienza, crea. Dobbiamo andare lì convinti di metterli in difficoltà, dobbiamo essere bravi ad attaccarli quando ci daranno la possibilità. Partita da giocare dal primo all’ultimo minuto. Vittorie fuori casa? Anche solo numericamente abbiamo avuto meno possibilità in casa, avendone giocate solo due. Potevamo fare di più. Ogni partita serve per capire dove possiamo migliorare. Cesena e Sudtirol sono squadre simili, servirà non solo una prestazione tecnica-tattica corale e ma anche caratteriale importante. Altrimenti non porti a casa una partita, che spesso diventa sporca. Dobbiamo fare tanto e migliorare. La seconda giocata è più importante della prima”

“La squadra sta cercando delle sicurezze per non prendere gol ed essere più efficaci in fase offensiva. Nessuno della nostra squadra vince da solo in B, ma nessuno l’ha. Tutta la squadra deve lavorare e lo sta facendo, a volte siamo meno prestativi e non va bene. Questo non deve succede lunedì, il Sudtirol sarà una squadra molto più esperta di noi nell’undici. Dobbiamo metterci intensità. In casa giocano con un’identità chiara. Noi abbiamo la nostra che stiamo costruendo. La classifica? La guardano tutti, purtroppo siamo partiti con due sconfitte. Per avere continuità devi perdere poco e vincere tanto. Io dico troviamo la continuità. Potevamo fare qualcosa di più, non tirate delle righe però perché non ci aiutereste. Vogliamo migliorare quello che è stato fatto l’anno scorso. Tutti hanno quell’ambizione, consapevoli che le altre non ti aspettano. Dobbiamo approfittare anche noi dei passi falsi che avranno le altre squadra”

“Ranocchia non lo scopro io, ha una carriera davanti. Un ragazzo che lavora, l’anno scorso ha impattatto subito e poi si è infortunato. Io lo vedo ogni giorno, capisco che le aspettative siano alte, anche su di lui che è arrivato dalla A ma bisogna dargli la possibilità di sbagliare. Anche lui, infatti, ha provato l’ebrezza della panchina. Lui deve continuare a lavorare e sicuramente darà il meglio di sé, ha qualità superiori alla media. Il segreto? Esaltarsi nascondendo i limiti, tutti noi abbiamo delle sicurezze, bisogna nascondere le insicurezze. Brunori ha fatto bene, è stato il più pericoloso. Può essere una soluzione in corsa o del momento, non perdiamo la possibilità di alternare, dobbiamo sfruttare i nostri attaccanti che sono validi”

“La cosa che mi è piaciuta di meno a Napoli? Ci siamo presi poco la responsabilità di giocare. Era giusto dar spazio a chi ha giocato meno, alcuni hanno dato risposte emotive positive, altri hanno dato risposte emotive meno positive. In dieci paradossalmente ci siamo assunti più responsabilità e abbiamo giocato di più. Ci può stare, non dovrebbe ma l’emotività può fare brutti scherzi. Ma stiamo prendendo come regola la partita col Napoli, che lotta per lo scudetto e per arrivare in Champions. Noi siamo in una categoria diversa. Non possiamo analizzare una prestazione in cui non c’era neanche il solito sistema di gioco. Abbiamo lavorato  sull’alternativa e ci credevo, mi assumo le responsabilità. Sappiamo di essere in B e di avere un cammino non facile. Il nostro obiettivo non era battere il Napoli, ma fare bene. Il Napoli non c’entra niente con la nostra realtà in questo momento. C’è troppa differenza. E i blackout di Napoli non fanno parte del nostro cammino. Parliamo del Cesena e del Sudtirol. Farei un errore se tarassi la squadra sulla partita col Napoli. E non abbiamo fatto così male come dice il risultato”

“Dopo la partita di Napoli abbiamo parlato subito del Sudtirol. A Napoli la costruzione doveva essere fatta meglio, abbiamo qualità superiori rispetto a quello che abbiamo fatto vedere. Di Francesco? Sta lavorando per esserci, si sta avvicinando alla squadra. Le valutazioni saranno fatte giorno dopo giorno. Non è il momento di forzare nessuno, così come Verre e Nedelcearu che si sono allenati stamattina, erano nella squadra. Ma non prenderemo rischi con nessun giocatore. Non vogliamo rischiare di perdere nessuno per più tempo. Le valutazioni di oggi sono abbastanza positive, ma servono anche quelle di domani”

“Siamo all’inizio, le aspettative sono alte. Siamo ambiziosi. Avevamo lavorato per limitare il Napoli. Ma non posso soffermarmi troppo sulla Coppa Italia. Abbiamo lavorato sin da subito sulla partita col Sudtirol. Speriamo di non rivivere certe difficoltà. Sono ostacoli, non li scansiamo ma li dobbiamo superare. Abbiamo lavorato per scrollarci il post Napoli. Sappiamo che le aspettative ci sono ed è bello,  anche noi abbiamo aspettative su noi stessi, dobbiamo incanalare questo come energia e non come un peso. Le Douaron? È un giocatore importante, la società ha fatto un investimento importante, ci crediamo. Ho scelto di farlo giocare col 3-5-2 anche per le sue caratteristiche. Di risposte positive ne ho avute nonostante il risultato, Jeremy è una di queste”

“Dobbiamo dare continuità e andare oltre un episodio. Si tende più a soffermarsi sugli episodi negativi che positivi. Dentro la partita può succedere di tutto, dobbiamo incidere sugli eventi. La squadra sta crescendo, non siamo soddisfatti ma meno male. Le aspettative sono alte com’è giusto che sia, ogni partita è un test per capire dove siamo arrivati. Col Sudtirol è una partita difficile, come ogni partita. Col Napoli è stata un’opportunità. Sapevamo quanto sarebbe stato difficile, ma era giusto fare rotazioni. Il 3-5-2 l’ho scelto per le caratteristiche dei giocatori che sono scesi in campo, per la squadra avversaria e per vedere cose che possono esserci utili anche in campionato”

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