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LIVE Palermo, la conferenza stampa di presentazione di mister Dionisi e De Sanctis

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Tutte le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal nuovo tecnico del Palermo e dal direttore sportivo rosanero.
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26/06/2024 - 16:00
CONFERENZA STAMPA

TERMINA LA CONFERENZA STAMPA

Dionisi: "Sistema di gioco? Ripartiremo dalle sicurezze e dalle qualità dei giocatori, verranno messi a proprio agio. Solo così si ottiene il meglio. Questo proveremo a fare in tutti modi per partire in modo e finire allo stesso. Dobbiamo essere efficaci in base ai momenti. Non giocheremo a tre dietro, questo è sicuro. Staff? Non vengo da solo, in sette saremo a Livigno e ci sarà la presentazione. Ho chiamato tutti i tesserati, mi volevo presentare e trasmettere cosa vorrei da loro. Ho voluto ascoltare loro, per capire da dove ripartire a livello di motivazioni. Volevo più io trasmettere e presentarmi, metterli a loro agio. Ogni piazza è diversa. Per me è facile scegliere, non vedevo l’ora. Poi io sono stato benissimo in tutti i posti. Sono curioso di conoscere, di capire. Il calcio ha sempre sfumature diverse. Tanto lo fanno le aspettative, le esperienze. Spero di essere la sintesi migliore di tutte le esperienze che ho avuto. A volte l’allenatore è il capo espiratorio, vengo scelto e giudicato. A volte cambiare è giusto, a volte meno. Io prenderò delle decisioni ma lo farò per il bene comune. Vogliamo migliorare, dobbiamo farlo. È impossibile in tre giorni, ci giudicherete attraverso i risultati e ci vuole del tempo".

De Sanctis: "Per me un giovane è un giocatore di 18 anni. Quando cominciamo ad avvicinarci ai millennials non sono più giovani, prenderemo chi è pronto a vestire la maglia del Palermo. Gli obiettivi li abbiamo in ogni zona del campo. Per centrocampo e attacco il mercato dovrà consegnare 6-7 giocatori per sviluppare variabili tattiche del tecnico. Non c’è un budget che mi condiziona, mi condiziona l’idea di poter consegnare all’allenatore giocatori duttili e vogliosi di giocare nel Palermo. Non convinceremo nessuno che non è già convinto. Questo vale per chi verrà e per chi c’è già. Capire che opportunità è il Palermo, ci aspettiamo molto. Se devo immaginarmi cosa mi aspetto dai giocatori: stigmate ben chiare di cosa vuol dire essere un professionista come Migliaccio o Segre".

De Sanctis: "Voi siete testimoni di quello che è successo a Palermo fin qui, della crescita intorno alla squadra, di quello che ha fatto il CFG. Mi fa piacere perché ho conosciuto anche Mirri, quello che è stato fatto anche dopo il fallimento. Gardini mi ha trasferito la parola coesione, ci teniamo tutti quanti. Coesione e famiglia. Auspichiamo di migliorare ma ce la metteremo tutta per farlo. È profonda la responsabilità e l’orgoglio. Scegliere le persone giuste sarà un passo enorme. Dobbiamo rimettere il Palermo dove merita di stare. Idealmente mi piacerebbe migliorare La Rosa con giocatori che conoscono il campionato italiano di A e B. Arriveranno giocatori dalla A e dalla B. Pazienza perché stiamo provando a portare profili anche internazionali. Quando ho usato la parola migliorare la rosa intendevo nella quantità, qualità e fisicità. Questa squadra ha bisogno di essere più fisica, più forza e velocità. Ci sarà comunque una rosa lunga. Ci sono delle regole da rispettare. È cambiato anche il regolamento degli under, ne terremo conto. Mancuso? È un giocatore forte, ha sempre fatto tanti gol. Ma non rientra nel nostro progetto tecnico. Lucioni e Di Mariano rientrano nel progetto. Quando ho parlato con loro hanno manifestato la volontà di continuare ma con una riserva. Penso che questa riserva la possano sciogliere loro con l’atteggiamento e la voglia giusta".

De Sanctis: "Pigliacelli? Ho trovato un ragazzo che ha chiarissima la sua situazione, mi ha raccontata il suo percorso. Ne ho preso atto, mi sono piaciute le ultime dichiarazioni del suo agente. Tutti riceveranno rispetto se daranno rispetto. Qualcosa va cambiato in quel settore. Solo se ci saranno tutte le condizioni che rispetteranno il Palermo e tutti i tesserati. Nessuno vuole cacciare nessuno. Non c’è ostracismo. Ma deve essere reciproca la cosa. Desplanches? Ho un’ottima considerazione, è arrivato a Palermo con un’esperienza internazionale ma con numero limitato di minuti. Nella dinamica di cambiamento che abbiamo in testa faremo le scelte più ponderate per ripartire da 3-4 portieri che diano garanzie, un gruppo negli equilibri di partenza ben distribuiti. Poi deciderà il mister chi giocherà".

Dionisi: "Come ho già detto la base è buona, dobbiamo ripartire dalle cose positive. Dopo 120 anni a Palermo c’è un centro sportivo bellissimo, per poter crescere e non tornare indietro. Vogliamo continuare a crescere. È giusto che ci siano aspettative, insieme ce la faremo a migliorare. Io ne sono convinto. Può sembrare un passo indietro, ne farò tre in avanti col Palermo. C’è tutto il potenziale. Cercherò di convincervi, se ce ne sarà bisogno, per andare nella stessa direzione. Tutti vogliamo vedere il Palermo in alto. Siamo tifosi allo stesso modo. Dobbiamo essere equilibrati, alla squadra dobbiamo trasferire questo. Per questo dico di ripartire dalle cose positive. Il massimo risultato te lo devi prendere e meritare. E forse non te lo prendi comunque, è per pochi eletti. Ma vogliamo arrivare a quello. Poi faccio l’allenatore e non lo psicologo. Voglio dare sicurezza attraverso un’identità di gioco. Sapevo benissimo che qua è fantastico lavorare. Ho dato massima apertura, non era importante la categoria. Ma fare calcio e avere idee chiare, un progetto ambizioso. Credo che qua la parola progetto è credibile, in altri posti no. Bisogna fare un ulteriore step, i numeri rimangono scritti e li ho ben chiari. Se miglioreremo la classifica miglioreremo anche i numeri. C’è margine per migliorare. Voglio far parte di questo progetto. Poi voglio stare sul campo. Roma non è stata fatta in un giorno. Il progetto si deve realizzare giorno dopo giorno. Pressione di una piazza come Palermo? Finalmente. Non posso decidere quali sono le squadre per me. Questa l’ho colta. Ogni piazza è diversa, ogni stagione è diversa. Per me esiste un’identità. Non credo che sia più difficile o più semplice. Mi devo adeguare all’ambiente. Attraverso quello svilupperemo il massimo per le nostre corde. Obiettivo è avere un’identità. Rialzarsi dopo ogni difficoltà, c’è tanta passione non pressione. Io ho passione per il calcio. Finalmente un’opportunità diversa. Ben felice di rappresentare questa città e questi colori unici, questa società".

De Sanctis: "Compito del mio lavoro: spegnere eccessivi slanci di entusiasmo di chi propone i giocatori. Questo è un messaggio che rivolgo alle persone con cui sto negoziando in sede di mercato. Non abbiamo un grande lavoro di uscita da fare, la rosa è composta da 28 giocatori. Un numero importante uscirà, giocatori che hanno bisogno di cambiare e chi non è al livello. Su alcuni ci sono richieste, si stanno prendendo del tempo per decidere. All’interno del gruppo qualcosa di interessante c’è. Stiamo guardando. Corona? Ci sono arrivate tante richieste, io e il mister abbiamo il piacere di vederlo in ritiro. Ma è un giocatore che ha bisogno di svilupparsi fuori da Palermo. Ma faremo le valutazioni perché ci puntiamo. Rispetto tutti i giocatori della rosa. Il lavoro che è stato fatto è rispettabile".

Dionisi: "È la prima esperienza al sud, sono contento e curioso. Non vedo l’ora di viverlo, anche nelle difficoltà che ci saranno. Mi voglio misurare su quello, la passione è motivazione. Anche la mia famiglia è felice di questo. Ho la mia esperienza che mi porto dietro, spero di essere migliore di tutte le mie esperienze. Brunori ha parlato di pressione e di equilibrio che è mancato? Ancora non l’ho vissuto, non vedo l’ora di viverlo. Non posso rispondere su quello che è stato detto, non posso entrare nel merito. Ho parlato col ragazzo, gli intenti sono sempre positivi. Tifiamo tutti per la stessa squadra, abbiamo tutto lo stesso obiettivo. La direzione è una sola. Da dentro è giusto che si spingano quelli fuori. Non vedo altri modi per andare verso un obiettivo che è migliorare quello che è stato fatto".

Dionisi: "Un allenatore non riesce mai a conoscere fino in fondo ogni caratteristiche di ogni giocatore. Ho un’idea su questi ragazzi e c’è condivisione. La valorizzazione è di tutti i giocatori. Poi se i giovani sono migliori, giocheranno i più giovani. L’obiettivo è che ci sia più competizione possibile, solo così si alza il livello. Cercheremo di tirare fuori il massimo da ognuno di loro. In base a chi rimarrà, chi arriverà, proporrò il sistema di gioco più opportuno. Non cambieremo partita dopo partita. Non ho chiesto trequartisti, abbiamo giocatori già bravi tra le linee. Stulac l’ho allenato, sicuramente fa parte dei giocatori che ho sentito al telefono, l’ho stimolato perché poteva fare di più, ne è consapevole. Voglio vedere adesso. C’è la competizione, c’è chi si esalta e chi no. Obiettivo alzare il livello di tutta la rosa. Mi deve dimostrare di avere lo spirito di rivalsa. Tutti dobbiamo dimostrare di essere all’altezza".

De Sanctis: "Brunori? Fa parte del progetto tecnico del Palermo. Non c’è nessun dubbio. Staff? Stanno uscendo dei grandi professionisti che hanno dato un contributo importante in questi anni, continueranno a dare il loro contributo, magari non per la prima squadra. Seconda parte di ritiro? Mancano alcuni dettagli. Fino alla prima partita ufficiale di coppa Italia la squadra non sarà a Palermo. Faremo una valutazione su dove proseguire la fase di allenamento ad agosto, ma spero che squadra e tifosi si riabbraccino il prima possibile a Palermo".

De Sanctis: "Ci vuole il giusto mix: l’esperienza è importante per gestire un fattore ambientale che condizionerà le nostre scelte. Giocare a Palermo non è come giocare in altri posti. Ci piacerebbe anche immaginare una squadra di giovani come lo siamo io e il mister, giovani che hanno voglia di costruire qualcosa di importante. Che arrivassero giovani che dentro il Palermo si immaginano di diventare importanti. Parte del nostro lavoro più complicata. Base buona, abbiamo parlato con tutti i giocatori della rosa per capire chi è motivato. Faremo il giusto mix. Segre è convinto che il Palermo sia la continuità giusta per la sua carriera, lo pensiamo anche noi. È una questione di dettagli. Speriamo presto di annunciare il rinnovo. Giocatore che ha fatto e che si è prefisso di continuare a fare, un vero e proprio moltiplicatore di tutto ciò che stiamo cercando di mettere dentro: sudare la maglia, vincere i duelli, dare tutto in mezzo al campo. Che va abbinata alla qualità per migliorare i risultati".

Gardini:  "Allenatore Primavera? Ci saranno delle modifiche strutturali, un viaggio è stato fatto, all’altezza ma vogliamo trovare qualcosa di diverso. Entro la prossima settimana faremo nuovo organigramma".

Dionisi: "Io sono più giovane del direttore (ride). Scherzi a parte, per quanto riguarda l’esonero è un’esperienza. Trapattoni disse ci sono due tipi di allenatori, quelli che verranno e quelli che sono stati esonerati. Fa parte del calcio e va accettata. Non ho finito la stagione, ma è passato. Trasmetterò il mio bagaglio a voi e alla squadra. La disponibilità al primo posto, la pretendo. Ma non invento niente. Non puoi stare dentro a questa squadra senza motivazioni, volontà e disponibilità. Abbiamo le idee chiare per mettere dentro i pezzi giusti. Bisogna lavorare, dentro le difficoltà ci si rialza. Ci dobbiamo riconoscere noi dentro le difficoltà, perché ci saranno. Sarà un campionato equilibrato, più della A. Una neopromossa di solito stupisce, in A non succede. Dobbiamo lavorare per essere uniti sempre, troppo facile esserlo quando si vince. L’obiettivo si raggiunge alla fine e l’arrivo è lontano".

De Sanctis: "Ad oggi la categoria che conosco meglio è la Serie D (ride, ndr). Ho fatto un passo indietro per farne tre davanti. Ho accettato con grande entusiasmo. L’allenatore il Palermo lo avrebbe trovato comunque. Bisogna volerle le cose ed essere uniti. Partiamo da un’ottima base lavoreremo per migliorare. Sento solo stimoli, non un peso. Può sembrare un passo indietro, ma io vengo dalla D non dalla A, che è stata un’esperienza. Dobbiamo accettare quello che siamo oggi per migliorare quello che saremo domani. Io ci sono e non vedo l’ora. È stato fatto del buono, nella costruzione e programmazione. Vogliamo migliorarci. Se saremo all’altezza delle aspettative, io me lo auguro. Abbiamo le idee abbastanza chiare su quello che si può migliorare. La spinta deve essere positiva dall’esterno. Non sono venuto per firmare solo un contratto. Vi convinceremo con la determinazione e i risultati".

Dionisi: "Ad oggi la categoria che conosco meglio è la Serie D (ride, ndr). Ho fatto un passo indietro per farne tre davanti. Ho accettato con grande entusiasmo. L’allenatore il Palermo lo avrebbe trovato comunque. Bisogna volerle le cose ed essere uniti. Partiamo da un’ottima base lavoreremo per migliorare. Sento solo stimoli, non un peso. Può sembrare un passo indietro, ma io vengo dalla D non dalla A, che è stata un’esperienza. Dobbiamo accettare quello che siamo oggi per migliorare quello che saremo domani. Io ci sono e non vedo l’ora. È stato fatto del buono, nella costruzione e programmazione. Vogliamo migliorarci. Se saremo all’altezza delle aspettative, io me lo auguro. Abbiamo le idee abbastanza chiare su quello che si può migliorare. La spinta deve essere positiva dall’esterno. Non sono venuto per firmare solo un contratto. Vi convinceremo con la determinazione e i risultati".

Dionisi: "Sono molto contento di essere qui, grande entusiasmo, è una grande sfida. Dietro c’è la spinta di tutto il CFG. Voi rappresentate la piazza e la passione che sto già percependo da allenatore del Palermo. Non vedo l’ora di iniziare".

De Sanctis: "Buon pomeriggio, piacere di incontrarvi. Sento la responsabilità e l’orgoglio di occupare ruolo delicato. C’è la metterò tutta per tifosi orgogliosi, soddisfare e mantenere livello del City Group".

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