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LIVE Palermo, Di Mariano si presenta: segui la conferenza stampa

Palermo
Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal nuovo attaccante del Palermo

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05/09/2022 - 12:00
CONFERENZA STAMPA

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TERMINATA  QUI LA CONFERENZA STAMPA DI FRANCESCO DI MARIANO

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“Qua c'è entusiasmo, l'ho percepito vedendo le partite dei playoff di Serie C. Quando sono arrivato qui ho notato questo e mi è piaciuto. I ragazzi vecchi stanno facendo di tutto per farci integrare, noi dobbiamo portare la nostra esperienza. Amalgamandoci poi i risultati possono arrivare. Dobbiamo guardare le cose positive, guardare indietro non porta a niente. Bisogna essere positivi il più possibile. Genoa? Queste partite si preparano da sole. Se non trovi stimoli dopo due sconfitte, forse non ci abbiamo capito niente. E' meglio incontrare oggi il Genoa che un altro tipo di squadra. La prepareremo nel migliore dei modi cercando di sistemare quanto sbagliato a Reggio. Dobbiamo cercare di fare la partita davanti ai nostri tifosi. Ho fiducia in questi ragazzi, questa partita si prepara da sola. Giocare in casa deve essere un vantaggio"

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“Trasferta di Reggio Calabria? Dal campo a parte i primi dieci minuti in cui siamo partiti male, il problema nostro è stato che quando abbiamo preso il primo gol è mancato equilibrio. Abbiamo provato il 4-3-3 negli ultimi giorni, ci sta sbagliare qualche automatismo. Abbiamo comunque creato diverse azioni. Guardando il lato positivo, a livello di possesso palla abbiamo creato. Hanno fatto gol su errori nostri e su palla inattiva. Bisogna partite da lì, dalla fase di possesso. Abbiamo sbagliato qualche gol sia io che Brunori. In fase di non possesso siamo stati disordinati, abbiamo provato pochissimo il 4-3-3 negli ultimi giorni. Dobbiamo semplificare la fase di non possesso. Il mister vuole giocare a calcio, dobbiamo costruire piano piano. Abbiamo i giocatori gusti per farlo, è una squadra composta da un mix di ragazzi giovani e gente esperta”

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"Obiettivo Playoff? Io all'inizio penserei a raggiungere il prima possibile i 35-40 punti. Ci saranno sorprese, ci sono almeno 15 squadre che lottano per i primi posti. Dobbiamo avere l'umiltà prima di pensare a questo. I giocatori importanti non vincono da soli, bisogna creare prima la squadra. Io sono il primo a volere arrivare in A con il Palermo, qui verrebbe chiunque a piedi. Quest'anno abbiamo una società importante ma è una rinascita, quindi dobbiamo vivere la cosa step by step”

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"A livello tattico mi piace ricevere la palla nei piedi e in profondità. Voglio sfruttare la mia velocità, quando le difese sono alte mi piace sfruttare la profondità per mettere in difficoltà il difensore che scappa all'indietro. Avere un giocatore come Stulac è importante anche sotto questo punto di vista. Quando le difese sono chiuse è più difficile per tutti. Sicuramente sono un giocatore che ama ricevere la palla. Brunori? Matteo ha le caratteristiche giuste per il 4-3-3. E' un giocatore tecnico, anche di Coda l'anno scorso si diceva che era isolato. E' normale che la punta sia più isolata rispetto agli esterni, ma adesso cercheremo di dialogare di più come ci chiede il mister. Reggina? Una partita complicata in un campo importante, dobbiamo avere la pazienza di assimilare questo modulo e di iniziare a conoscerci. Matteo ha tecnica, attacca la profondità. E' un attaccante moderno"

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"Sono cresciuto molto dall'esperienza a Novara con Corini. In quell'anno lui ha avuto il coraggio di buttarmi in campo e mi ha fatto giocare quasi tutte le partite. La mia carriera è partita da lì. Ci sono determinati giocatori che maturano prima, io l'ho raggiunta tre-quattro anni fa. Negli ultimi due anni le due vittorie mi hanno aiutato ad avere maggiore consapevolezza. Nessuno vince da solo, serve il gruppo. Anzi, la squadra. Il gruppo si crea anche fuori dal campo, la squadra si crea in campo. Se creiamo una squadra possiamo toglierci delle soddisfazioni. Bisogna avere fiducia, ci vuole del tempo. Numero dieci? Zauli e Miccoli sono stati giocatori importanti in un'altra era. io non sono qui per raccogliere l’eredità di qualcuno, sono qui per questi colori e per questa piazza. Mi sento pronto per indossare questa maglia, prima che questo numero. Sono qui per onorare la maglia giorno dopo giorno"

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"Io mai in Serie A? Mi sono chiesto il perché, ma questo non vuol dire che non mi senta pronto. A Venezia ero in scadenza e non ho accettato il rinnovo, alla fine abbiamo trovato un punto d'incontro con il Lecce dove ero cresciuto sin da piccolo. A Lecce è stata inaspettata la mancata conferma dopo un anno da protagonista. Ma fa parte del nostro lavoro e bisogna farne una forza maggiore. Oggi essere qui non è di meno di Lecce, sono in una piazza importantissima. Questo è un Palermo nuovo che sta creando le basi e per me farne parte è un onore. Spero di arrivare fino al tetto di questo Palermo, quando si costruisce una casa si parte dalle fondamenta"

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"Debutto al Barbera? Un’emozione che non pensavo di vivere. Stare in campo con la maglia rosanero davanti alla mia gente è stato incredibile. Essere qui per me è un onore. Numero dieci? Secondo me al giorno d'oggi la responsabilità non la si deve avere per il nome o per il numero che porti dietro, bensì per lo scudetto che abbiamo davanti la maglia. La responsabilità la dobbiamo avere tutti, chiunque indossi questa maglia ha una responsabilità, anche chi non è palermitano. Schillaci? Sono andato via piccolo da qua, sono cresciuto nella sua scuola calcio ma ho vissuto poco il rapporto con mio zio. Io sono qui a Palermo e mi sento responsabile perché sono Francesco Di Mariano, non perché sono il nipote di Schillaci"

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“Feeling con il gol? Il primo anno a Venezia ho fatto 8 gol fino a febbraio, poi ho subito un infortunio. L'anno scorso 6 gol e poi l’infortunio. Non faccio tantissimi gol, ma l'importanza di un giocatore non la si vede per forza nei numeri. Sono dati che io vorrei migliorare. Faccio l'esterno ma al giorno d'oggi, nel calcio moderno, fare la corsa in più per il compagno è importante per dare un segnale alla squadra. L'anno scorso sarei potuto arrivare in doppia cifra. Quest'anno lo staff è preparatissimo e il mio obiettivo è quello di migliorarmi in allenamento e cercare di chiedere consigli al mister e al suo staff, dove c'è anche Santana che potrà darmi una mano. Ho l'obiettivo di fare più gol e assist possibili"

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"Io sono stato in passato accostato al Palermo, avevo 13 anni e c’erano Sabatini e Massara. Sono stato in prova al Palermo un mese, ma quell'età avevo voglia di divertirmi e di giocare. Ed è arrivata la chiamata del Lecce.  Il Palermo non si è fatto più sentire”

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“Momento difficile? Questo è il mio settimo anno di B e negli ultimi due anni ho vinto il campionato, ne ho passate tante. Siamo all'inizio, è un Palermo nuovo che sta crescendo. Stiamo cercando di trovare coesione e identità, ci vuole del tempo. E non è una frase fatta. Ci sono 14 giocatori nuovi, la cosa importante è rimanere positivi e cercare di lavorare sugli errori. Non possiamo pensare a quello che è successo ma dobbiamo avere una reazione. L'unica strada che conosco è il lavoro e bisogna crederci. Se non ci si crede non serve a niente"

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"Trattativa? Tanti pensano sia iniziata all'inizio del mercato, ma lì non c'era nulla di vero. Quando la proprietà ha scelto Corini si sono intensificati i contatti. Mi hanno contattato tanti club ma la volontà mia e del mister era questa. Questo gruppo l'anno scorso ha fatto qualcosa di grandioso, si respirava entusiasmo. Venire qua a Palermo da palermitano e far parte di questa rinascita è fantastico“

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INIZIA LA CONFERENZA STAMPA DI FRANCESCO DI MARIANO

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Lunedì 5 settembre alle ore 12:00 allo stadio "Renzo Barbera" Francesco Di Mariano verrà presentato in conferenza stampa: dichiarazioni live su Mediagol.it

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